Mercoledì 24 Aprile 2024

Fiorello e i tifosi, è rivolta contro i Mondiali

L’attacco dello showman a Qatar 2022: "Diritti calpestati, tutti dovrebbero ritirarsi". Polemica sugli influencer ingaggiati dall’organizzazione

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di Paolo Franci

L’affondo è, come sempre, ’Rosariolato’ allo scoppiettante fuoco dell’ironia, se si perdona il gioco di parole con il nome del Nostro. Che poi è Rosario Fiorello. Lui, proprio lui, ’Fiore’, ha sferrato un attacco durissimo al Mondiale del Qatar che sta per iniziare tra polemiche e chiamate al boicottaggio non solo televisivo. Durante la diretta sui social di ’Aspettando Viva Rai2!’ – anteprima quotidiana di ’Viva Rai2!’ in programma dal 5 dicembre – Fiorello ha piazzato un tackle durissimo sul Mondiale, pur usando l’arma della battuta. "Noi abbiamo bloccato il campionato più bello del mondo – ha detto – per dare spazio ai Mondiali in Qatar. Quando mai in Qatar hanno giocato a pallone? Quando mai lì c’è stato un campionato di calcio? Dove giocavano? Nei pozzi di petrolio? Non c’era lo spazio. C’erano le trivelle", è stato l’affondo di ’Fiore’, che poi ha proseguito: "Si dovrebbero ritirare tutti da questo Mondiale. Un Paese dove tutti gli abitanti, ‘i qataresi’ – ha detto Fiorello ridendo – sul loro zerbino hanno scritto ‘Diritti umani’! E loro li calpestano ogni giorno. Avete sentito cosa hanno detto degli omosessuali?" è l’accusa di Fiorello che ha poi rincarato: "Tutti i tifosi e gli addetti ai lavori saranno chiusi in una Fan Zone, in uno spazio ristretto, e se poi escono da lì saranno arrestati..." ha estremizzato lo showman. Per poi piazzare un altro tackle: "La Rai ha speso 200 milioni per prendere i diritti di questi Mondiali?", uscita che certo non avrà fatto piacere ai vertici delle reti di Stato.

La polemica strisciante, da giorni, salta da un social all’altro, sui ’tifosi influencer’ evidentemente ingaggiati per fare attività di promozione a un ’bel Mondiale’. A questi gli organizzatori garantirebbero stipendio, biglietti, aerei, alberghi per recitare la parte di tifosi di diverse squadre su TikTok, dove si moltiplicano i video di fan con maglie, sciarpe e colori di tante nazionali, video girati e pubblicati nello stesso giorno probabilmente con persone del posto ’ingaggiate’ ad hoc. Tanto che l’ironia social è partita a mitraglia: "Vengono da Lisbona, provincia di Dubai", "Sono gli stessi ragazzi dell’India che avevano la maglia del Brasile..". E sui presunti tifosi inglesi accompagnati da musica chiaramente di stampo locale: "Sono le classiche sonorità del tifo britannico...", ha ironizzato qualcuno.

E mentre l’Ecuador non convoca quel Castillo nato in Colombia che ha rischiato di far salare la partecipazione ai mondiali, la questione diritti umani accende diverse tifoserie che richiamano al boicottaggio, come domenica scorsa all’Olimpico, dove i tifosi romanisti hanno esposto uno striscione: "Migliaia di lavoratori morti, devastazione ambientale, Qatar 22 vergogna mondiale". In Norvegia, i tifosi del Rosenborg hanno riempito la curva di lapidi su sfondo nero per ricordare i lavoratori morti durante la costruzione degli stadi. E poi Eric Cantona, da tempo impegnato nella lotta ad una Coppa del Mondo "che non ha senso, un’aberrazione, un orrore umano con migliaia di morti per costruire gli stadi. E per cosa? E’ forse calcio questo?". Già, lo è?