Fine di un’era, Italvolley out dopo 29 anni

Era dal 1992 a Barcellona che gli azzurri non mancavano la semifinale: ora si riparte da De Giorgi

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ITALIA

2

ARGENTINA

3

PARZIALI SET: 25-21, 23-25, 22-25, 25-14, 12-15

ITALIA: Giannelli 3, Zaytsev 8, Michieletto 21, Juantorena 22, Galassi 12, Anzani 5, Colaci (L). Kovar, Sbertoli, Lavia, Vettori 10, Piano 4. Allenatore: Blengini

ARGENTINA: Conte 19, Loser 4, Sole 9, Lima 14, Palacios 18, De Cecco 4, Danani (L). Sanchez, Ramos, Poglajen 4, Pereyra 1, Mendez. Allenatore: Mendez

ARBITRI: Simonovic (SRB), Maroszek (POL)

NOTE: durata set 29’, 35’, 32’, 24’, 21’.

TOKYO Se non è la fine di un’epoca, poco ci manca. Dai Giochi di Atlanta del 1996, la Nazionale maschile di pallavolo aveva sempre disputato almeno le semifinali. L’ultima eliminazione ai quarti risaliva a Barcellona, roba del 1992. Ma quello fu un infortunio, per la Generazione dei Fenomeni di Velasco.

Stavolta, la sensazione è che i nodi siano venuti al pettine, tutti assieme. La sconfitta al tie break contro l’Argentina, buona ma non irresistibile, a parte De Cecco il regista e Conte figlio d’arte, questa sconfitta, dicevo, condanna errori e presunzioni di un intero movimento. Affondato da un certo Lima, che mica è Leon, il cubano della Polonia.

È troppo facile, adesso, scaricare ogni responsabilità su Blengini, ct in uscita annunciata da mesi. È lo stesso coach dell’argento di Rio e non può essere rimbambito, anche se l’idea di preparare i Giochi evitando la VNL, manifestazione disputata invece da chi lotterà per il podio, beh, non è stata una genialata.

Ero alla partita e mi sono immalinconito. Tolto Giannelli, che è un fenomeno, avevamo uno Juantorena ingrigito e uno Zaytsev che qui a Tokyo non ha mai trovato la condizione, tanto che per non subire una umiliazione siamo stati costretti a sostituirlo con Vettori, non esattamente Mandrake.

S’intende, invecchiare non è mai una colpa. Ma dal 2016, cinque anni fa, quanti nuovi buoni giocatori ha prodotto, la nostra mitica Superlega? Dove sono i giovani? Non giocano nei club perché sono scarsi o perché manca il coraggio a dirigenti e tecnici?

La verità è che se la Fipav non avesse ottenuto di ospitare il torneo pre olimpico in Italia, nel 2019, a Tokyo questa squadra non ci sarebbe mai arrivata. Qui a Tokyo ho giocato due partite vere, con polacchi e argentini. Gli esiti sono noti.

Ora toccherà ad un nuovo Ct, Fefe De Giorgi. A Parigi mancano solo tre anni.

Non la vedo tanto bene, il futuro del volley maschile.

Leo Turrini