Europei di nuoto, Filippi: "Tifo Italia, ma Simona Quadarella è speciale"

"Siamo entrambe romane, nuotiamo le stesse distanze: in più la Quadarella ha un animo puro come raramente si trova oggi"

Simona Quadarella, 24 anni

Simona Quadarella, 24 anni

La Pupona e il Veleno. Alessia Filippi e Simona Quadarella vengono da zone ben diverse di Roma, Tor Bella Monaca e Ottavia, hanno età diverse, a parte il mezzofondo a stile nuotano anche specialità diverse, ma in realtà hanno molte più affinità caratteriali di quanto non possa sembrare al primo impatto. Entrambe rifiutano in modo naturale la troppa visibilità, sono semplici e sincere, attaccate profondamente ai loro spazi romani, alla famiglia e ai valori autentici del rispetto e dell’educazione. E ora potranno vivere, pur in tempi e modi lontani, la stessa emozione: ai Mondiali di nuoto 2009, quelli dei due ori con altrettanti record di Federica Pellegrini, Alessia Filippi fece letteralmente impazzire il pubblico del Foro Italico vincendo l’oro nei 1500 stile libero (da Tokyo 2020 specialità olimpica) e il bronzo negli 800sl, dopo l’argento a cinque cerchi sugli 800sl a Pechino 2008. Giorni indimenticabili, a maggior ragione per chi è figlio amatissimo della Capitale. Alessia fu inoltre la prima nuotatrice italiana a trionfare agli Europei, lo fece a Budapest 2006 nei 400 misti, più precoce anche della citata Pellegrini. Mentre proprio in questi giorni Simona Quadarella potrebbe diventare l’atleta italiana con più ori continentali, visto che ne ha conquistati 6 con le triplette di Glasgow 2018 e Budapest 2021 (400-800-1500 sl) e a meno di cataclismi imprevedibili dovrebbe ripetere l’impresa anche a… dieci minuti da casa sua. E Federica è "ferma" a quota 7.

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Alessia, come sta e cosa fa oggi, oltre alla mamma di Giulia (7 anni) e Riccardo (5)?

"Bene, grazie! Attualmente sto collaborando con Sport&Salute, da poco, da aprile, mentre non alleno più gli esordienti A&B, lavoro svolto in passato, perché la piscina che frequentavo ha chiuso con la pandemia e poi cercavo soprattutto qualcosa di nuovo, che mi desse più stabilità".

Riesce a seguire le competizioni?

"Quando ho smesso di nuotare era più doloroso seguire le gare, ma dopo i Giochi di Rio la malinconia è passata e forse questo è stato l’anno in cui ho visto di più. Continuando a emozionarmi".

Se le dico Simona Quadarella?

"Simona è nel mio cuore, sono di parte. Siamo romane, nuota le mie stesse distanze almeno a stile libero, è dolcissima, una bellissima atleta, con un animo puro che in pochi hanno. Eccezionale".

La vedremo sempre, qui a Roma?

"Sempre! Come dicevo collaboro con Sport&Salute, sarò su al Villaggio, ma osserverò tutte le gare. Non vedo l’ora degli 800 sl con Quadarella e Caramignoli. Farò anche un paio di premiazioni. Di Roma 2009 ricordo tutto, compreso il sorpasso sulla Friis ai 1050 metri. Sentii un boato pazzesco, non potrò mai dimenticarlo".

Come giudica questo momento favoloso del nuoto italiano?

"Il movimento di adesso è eccezionale, a dir poco. Prima vincevano gli uomini con Rosolino, Magnini, Brembilla, Magnini; poi c’è stato il momento con me e la Pellegrini. Ora vedo una Nazionale veramente compatta, forse osservare i grandi campioni del passato ha aiutato, per lo spirito d’emulazione. Ma sono sicura che il movimento crescerà ancora nei prossimi anni".

Quanto vale per i giovani una manifestazione in casa?

"Un Europeo in Italia ha un valore inestimabile. Può spronare i bambini al meglio, lo racconta la stessa Simona Quadarella quando dice che veniva a chiedere gli autografi a me mentre stava sugli spalti".