Martedì 23 Aprile 2024

F1, ecco la nuova Ferrari Sf 70h

Il nome celebra i 70 della casa di Maranello. La scheda tecnica Ferrari, il coraggio e l'azzardo - di LEO TURRINI

F1, la nuova Ferrari SF 70 H

F1, la nuova Ferrari SF 70 H

Maranello (Modena), 24 febbraio 2017 - Dopo la Mercedes tocca alla casa di Maranello. Si chiama SF 70 H la Ferrari che disputerà il Mondiale di F1 2017. Il nome e la monoposto sono stati rivelati in diretta sul web nel sito della scuderia. 

IL NOME - Innanzitutto il nome: la sigla celebra i 70 anni della casa automobilistica, nata nel 1947, quando uscì dallo storico portone di via Abetone Inferiore a Maranello la vettura con il marchio del Cavallino, la 125S, la prima creatura a portare il nome del fondatore, Enzo Ferrari. La 'h' sta invece per la motorizzazione Hybrid. 

image

IL DESIGN - La forma della Sf70H è molto diversa da quella della Sf16-H. Il nuovo alettone anteriore, visto dall'alto, ricorda la punta di un dardo: più largo all'esterno, va restringendosi al centro del musetto. Il profilo è sinuoso, con avantreno e retrotreno stretti rispetto alle pance laterali molto pronunciate all'altezza dell'abitacolo. Il muso scende molto rapidamente verso gli alettoni in maniera lineare e senza curve. Importanti le prese laterali, molto ampie fin quasi a sembrare un altro corpo rispetto al resto del telaio. Le plance arrivano fino alle ruote posteriori per governare i flussi d'aria e favorire l'effetto suolo. Dietro al pilota parte una grande coda bianca sottilissima ai cui lati è stampata una lunga striscia tricolore. Tricolore che lambisce anche il classico simbolo del cavallino sul muso anteriore.

SCHEDA TECNICA - Aumento di carico aerodinamico e aderenza meccanica. Sono le caratteristiche su cui ha puntato la Scuderia Ferrari per la 63esima monoposto. Un cambiamento regolamentare rivoluzionario per la storia della categoria, che si fonda sul equilibrio tra deportanza (cioè il carico) e resistenza aerodinamica. Le nuove gomme Pirelli, infatti, sono ben più larghe che in passato: 6 cm (ciascuna) all'anteriore, 8 al posteriore. La maggiore sezione frontale costituisce un 'freno' all'avanzamento, così come lo stesso maggior carico derivante dall'ala anteriore, dal fondo scocca e dal diffusore a norma 2017. Per contro, questo carico, unito alla maggiore impronta a terra delle gomme, si traduce in maggiore aderenza e quindi velocità in curva.

Come cambia il telaio - Il muso allungato e l'ala a freccia sono frutto dei regolamenti, così come la vistosa «pinna» sul cofano motore e le appendici aerodinamiche più complesse davanti alla presa d'aria delle fiancate, la cui forma particolare è stata disegnata in armonia con il posizionamento della struttura anti-intrusione. All'anteriore un condotto con funzioni aerodinamiche, mentre alle spalle del pilota l'archetto di protezione (roll-hoop) che ingloba la presa dinamica del motore è totalmente ridisegnato. Ripensato anche l'alloggiamento delle sospensioni, che mantengono lo schema a puntone (push-rod) davanti e a tirante (pull-rod) sul retrotreno. Mozzi e dadi ruota sono stati ridisegnati per agevolare il lavoro dei meccanici durante i cambi gomme. Infine, sempre in funzione delle prestazioni previste quest'anno, si è provveduto a ridimensionare la servoguida e l'impianto frenante.

Poche variazioni invece nel campo della Power Unit. La principale novità riguarda la quantità di benzina utilizzabile da ciascuna vettura in gara: è stata prevista, dato l'incremento prestazionale, una maggior percentuale di tempo sul giro a pieno regime, passata da 100 a 105 kg totali, mantenendo però la stessa portata massima di carburante (100 kg/ora). Il motore 062 è un deciso passo avanti rispetto alla versione precedente nella ricerca di prestazioni. La disposizione di alcune componenti meccaniche dell'ibrido è stata rivista, mentre altre soluzioni conservano uno schema simile a quello del 2016. Dal punto di vista sportivo, l'abolizione dei sistema dei tokens, i gettoni, darà alla squadra una maggiore libertà per gli sviluppi in corso di stagione.