Mercoledì 24 Aprile 2024

Ferrari, la via obbligata per risollevarsi A Montreal meno potenza in gara

Dopo il doppio ritiro di Baku recuperare affidabilità è vitale: anche a scapito delle prestazioni

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di Leo Turrini

Fare un passo indietro subito. Per farne due in avanti in un futuro che si spera non troppo lontano.

Sarà questa, presumibilmente, la risposta Ferrari alla Grande Crisi. Oggi a Maranello saranno sottoposte a revisione le power unit installate sulle monoposto di Leclerc e Sainz in quel di Baku. Ma non pare esserci il tempo materiale per sistemare le cose in vista di Montreal.

In Canada si corre già domenica prossima, venerdì i piloti saranno in pista per le prime prove libere. Tra tre giorni…

Meno cv? Si rende quindi necessaria una strategia conservativa. Tradotto: almeno in gara, Carletto e Carlitos avranno a disposizione meno cavalli. Per scongiurare il nefasto rischio di ulteriori rotture.

Le cause. Dopo di che, è aperta l’indagine sui motivi di un flop tecnologico tanto improvviso quanto inquietante.

Nelle esternazioni di domenica scorsa, Mattia Binotto ha ammesso che la Ferrari, pur di compiere uno straordinario balzo in avanti in termini di prestazione pura, si è esposta al pericolo della inaffidabilità.

È un po’ la storia della coperta corta, non nuova per quanti conoscono le dinamiche della Formula Uno. Di solito i difetti di consistenza trovano soluzione in tempi non lunghi: ma nel caso specifico è dolorosamente necessario un briciolo di cautela in più.

Del resto, le power unit in uso nella F1 post moderna sono aggeggi dannatamente complicati, tra turbo e motori elettrici.

Per lo staff diretto dall’ingegnere Gualtieri, l’equazione non sarà agevole da risolvere. Forse c’entrano qualcosa anche i bio carburanti, che da questa stagione incidono sulla performance delle vetture in misura non indifferente.

Vedremo cosa ci riserverà il tracciato di Montreal. Sulla pista dedicata al mitico Gilles Villeneuve, ecco, sarebbe bello rivedere le Rosse sotto la bandiera a scacchi…