Giovedì 18 Aprile 2024

Ferrari e Mercedes, inseguimento in salita

Solo a Imola le novità per insidiare la Red Bull. Domani alle 7 italiane il Gp d’Australia, Alonso sferza Hamilton: "Per anni ha corso da solo" .

di Leo Turrini

Rimandate…a primavera inoltrata. La Ferrari e la Mercedes non si aspettano granché dal Gran Premio di Australia (il via domattina alle 7, diretta Sky). Leclerc, prima che nella mattinata australiana fosse assegnata la pole, aveva spiegato lo stato dell’arte: "Sul giro secco non siamo lontani dalla Red Bull, è sul passo gara che dobbiamo migliorare, dobbiamo avere pazienza, la stagione è lunga".

Concetti analoghi sono stati espressi da Lewis Hamilton e George Russell.

I rimedi. Sia Ferrari che Mercedes stanno preparando drastiche modifiche alla Rossa e alla Freccia d’Argento. Le versioni rivedute e corrette di Ferrari e Mercedes non saranno però disponibili fino a Imola. Cioè si parla di maggio. È vero che in aprile la Formula Uno si concederà tre settimane di break, ma il rischio è che Verstappen e il compagno Perez facciano il vuoto.

Alonso. E allora, quasi per disperazione!, si guarda al redivivo Fernando Alonso (nelle libere di Melbourne sul bagnato lo spagnolo era stato il più veloce con la Aston Martin). In una lunga intervista al quotidiano sportivo L’Equipe, Alonso ha ironizzato sulla situazione attuale di Lewis Hamilton, antico nemico sempre mal sopportato da Fernando. Ecco la bordata. "Prima lui non gareggiava contro nessuno, o contro il compagno di squadra o non aveva rivali. È il pilota con il maggior numero di pole position eppure George Russell lo ha battuto entrambe le volte in questa stagione in qualifica e di certo Lewis non ha dimenticato come si guida... Questo dimostra fino a che punto la macchina sia fondamentale. Quando Hamilton afferma di non aver mai visto una monoposto dominante come la Red Bull attualmente, evidentemente ha un difetto di memoria, non ricorda che missile fosse la sua Mercedes…".

E ancora: "In Aston Martin mi aspettavo di avere una macchina competitiva in uno o due anni, ma essere in questa situazione in sei mesi è davvero qualcosa di grande. Appena arrivato in Aston Martin ho anticipato i programma di adattamento, ho parlato del mio stile guida ed abbiamo lavorato molto col simulatore per tagliare i tempi ed essere a questo punto. Per vincere avrei bisogno dell’aiuto della Red Bull , di un incidente o di un guasto, ma continueremo ad essere competitivi. Non lo avrei mai immaginato appena tre mesi fa ma è incredibile avere una macchina capace di lottare per il podio. E io mi sento come se avessi 30 anni e non 42, sono più in forma ora che nel 2003. Hamilton credo avesse 35 anni quando ha vinto il suo settimo titolo. Il fattore età non ha un grande impatto sul valore dei piloti".

A volte ritornano, davvero