Giovedì 18 Aprile 2024

Favole d’Asia: gioia Corea all’ultimo respiro

Dopo il Giappone, passa anche la nazionale di Son. Piegato un brutto Portogallo che però resta primo: e CR7 fa l’assist all’avversario

Migration

di Mattia Todisco

Il sogno coreano al Mondiale continua. Insieme a quello di Ronaldo e del Portogallo, pur dimesso, quasi svogliato, avanti con Horta nell’ultima gara del girone ma poi raggiunto da uno dei tanti Kim che popolano la squadra asiatica (Young-gwon) e superato sul traguardo da Hwang Hee-chan quando l’Uruguay ha già in tasca la vittoria sul Ghana, ma non la qualificazione. Nel Mondiale dei lunghi recuperi la contemporaneità si sfalda allorché sull’altro campo del girone si gioca quasi un supplementare, che la Corea segue sperando insieme al suo popolo, sugli spalti e nei lontani borghi di Seul, che alla Celeste non riesca l’ultimo assalto. Il fischio finale rende omaggio alle preghiere, a una squadra che corre e lotta per esaltare quel po’ di talento su cui poggia il gruppo. Il "napoletano" Kim e il Son del Tottenham, ma anche Cho Gue-sung che ne ha messe due contro il Ghana. Determinanti, anche nella sconfitta, visto che il passaggio agli ottavi si gioca sui gol segnati, a parità di punti e della differenza reti. Vent’anni dopo il Mondiale di casa, diviso a metà col Giappone, i coreani esultano per un insperato passaggio del turno. Non sono forse così più deboli dei connazionali che fecero fuori Italia e Spagna e finora non hanno avuto alcun Moreno a cui doversi aggrappare. Ce l’hanno fatta coi loro pregi e difetti, segnando più di un’avversaria che vanta Suarez, Cavani, Nunez. I lusitani aiutano, nella circostanza. Palleggiano, pagano un Ronaldo un po’ in ombra, in linea con la squadra. CR7 regala involontariamente il gol del pareggio alla Corea del Sud colpendo di schiena il pallone che arriva docile tra i piedi del marcatore. Sbaglia due gol, uno in fuorigioco. Avrà almeno un’altra partita per aggiornare i record personali. L’orizzonte va oltre. Ronaldo mira al Mondiale, dopo aver già vinto uno storico Europeo. Il passaggio del turno tiene accesa la fiammella della speranza di vedere una sfida, magari una finale, tra i due fenomeni degli anni Duemila che si sono a lungo divisi la palma del migliore. Ronaldo e Messi. Messi e Ronaldo. In Qatar ci sono ancora entrambi.