Farebbero bene a ripensarci

Giuseppe Tassi

L’identikit del prossimo allenatore dell’Inter é già pronto: Max Allegri. Proprio lui, l’uomo dei cinque titoli con la Juve. Il collaudato rapporto con Marotta e l’abilità di calarsi nelle situazioni difficili sono il suo biglietto da visita: scudetto con il Milan al primo anno in rossonero, scudetto con la Juve appena ripudiata da Conte e presa in carico dal contestatissimo Acciughina.

Dovesse vincere in tricolore anche con l’Inter, il Conte Max sarebbe il primo a centrare l’impresa con i tre grandi club che hanno fatto la storia del calcio italiano. Con Allegri già pronto dietro le quinte, l’imminente vertice fra Conte e Zhang sembra correre verso un divorzio annunciato. Eppure le vulcaniche sfuriate del Feroce Salentino e i silenzi plumbei del club lasciano spazio a un tentativo estremo di riconciliazione. Una revisione critica dei comportamenti di questa lunga e tormentata stagione farebbe bene ad entrambi. È vero che l’Inter é arrivata due volte seconda (In Italia e in Europa) ed é la prima dei perdenti, per dirla alla Boniperti. Ma l’dentità di squadra e l’orgoglio di vestire la maglia nerazzurra sono valori sconosciuti all’Inter del pre-Conte. La valorizzazione di Barella e Sensi, fibra giovane e italiana dentro la squadra, e il lancio del tandem Lukaku-Lautaro sono altri importanti elementi di valutazione da mettere sulla bilancia.

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