Sabato 20 Aprile 2024

Fare canestro alla sfortuna

Alessandro Gallo

Ancora una volta Italia colpita dalla malasorte con il ‘bostoniano’ Danilo Gallinari stoppato proprio alla vigilia degli Europei. Una maledizione che prosegue da quando, più di un decennio fa, si vagheggiava di una sorta di Dream Team azzurro, con Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Gallinari. Le tre stelle italiane nella Nba, per un motivo o per l’altro, praticamente mai viste assieme in una competizione.

Alla malasorte aggiungiamoci l’assenza di centimetri. Amedeo Tessitori, l’unico vero centro (per stazza e centimetri, non ce ne voglia il buon Paul Biligha), è stato richiamato in tutta fretta per il ko del Gallo. Quanto l’Italia sia inferiore, in termini di tonnellaggio, lo si intuisce dalle mosse della vicina Francia. Mam Jaiteh, che lo scorso anno è stato uno dei migliori centri in Italia e in EuroCup, è stato tagliato dalla sua Nazionale. Avere uno così, in azzurro, farebbe tutta la differenza di questo mondo.

E allora? Allora affidiamoci all’estrosità e all’empatia di Gianmarco Pozzecco. Ci mancano i centimetri e i chili e forse un po’ di mestiere (Belinelli e Daniel Hackett si sono chiamati fuori), ma il talento c’è. E’ un’Italia legata al tiro da tre — se entra possiamo battere chiunque, diversamente sono dolori –, ma che è pure reduce dalla prima olimpiade, Tokyo 2020, dopo l’exploit di Atene 2004, con lo storico argento degli azzurri di Charly Recalcati.

Charly è tornato come senior assistant, garanzia di equilibrio e conoscenza dei canestri. Al resto dovranno pensarci un Simone Fontecchio che, grazie al suo percorso personale, è diventato uno da Nba. A Nicolò Melli che dalla Nba è rientrato per fare la differenza in Europa. A chi, la differenza, in Europa, l’ha sempre fatta, da capitan ’Barba’ Datome ad Achille Polonara. Poi c’è Nico Mannion, l’americano di Siena, che dopo una stagione condizionata dal virus post-olimpico, ha ritrovato energia ed entusiasmo.

Ecco, l’energia e l’entusiasmo sono nel dna del Pozzecco play e oggi c’è il marchio di fabbrica del Poz capo allenatore. Basteranno? Sicuramente l’Italia è un gruppo vero e granitico. Che va seguito e sostenuto. Sempre. Perché i successi della Nazionale possono ricreare entusiasmo tra gli appassionati.