Mercoledì 24 Aprile 2024

1980 - Esplode il Calcioscommesse e la Germania vince in Italia

 LA GERMANIA OVEST CAMPIONE D'EUROPA 1980

LA GERMANIA OVEST CAMPIONE D'EUROPA 1980

PAOLO FRANCI

DOMENICA 23 marzo 1980, ore 17. Le volanti dei carabinieri entrano a sirene spiegate negli stadi italiani. Scattano le manette ai polsi degli dei del pallone per lo scandalo delle scommesse. Il calcio italiano che si prepara ad ospitare l’Europeo, da quel momento non sarà più lo stesso: il rito sacro della domenica si rivela una farsa. Una truffa annodata alle combine che coinvolge e travolge mezza serie A. Tra gli arrestati, ci sono anche Paolo Rossi e Bruno Giordano. E cioè l’uomo gol della nazionale di Bearzot e la sua riserva naturale. In un attimo, l’attacco dell’Italia che aveva incantato al mondiale del ’78 – fermata in semifinale più dall’arbitro Martinez che dall’Olanda – si ritrova senza punte di peso. Anche perchè l’evoluzione di Roberto Bettega s’è snodata verso la manovra a scapito della zona gol. Bearzot richiama Ciccio Graziani, lasciato a casa nella fase di avvicinamento all’Europeo, il giovane e debuttante ’Spillo’ Altobelli e la sorpresa, Roberto Pruzzo.

LE REGOLE della fase finale a otto squadre, non concedono appello. Due gironi, le prime si giocano la finalissima, le seconde in campo per terzo e quarto posto. Logico: la differenza reti, in una competizione così serrata, vale più dell’oro. Nel gruppo A, la Germania Ovest è un razzo. Uno squadrone, quello di Jupp Derwall, con Schumacher in porta, Kaltz e Briegel terzini, Stielike è il libero, in attacco Rummenigge, Allofs e il vecchio Hrubesch, richiamato in nazionale per il grave infortunio di Fischer. La Germania Ovest vince il gruppo 1 davanti a Cecoslovacchia, Olanda e Grecia e, proprio contro la nazionale Oranje, fa il suo esordio un ragazzo che nei successivi 15 anni scriverà la storia del pallone mondiale: Lothar Matthaus. E certo non era facile trovare spazio a centrocampo, perchè in quell’Europeo italiano, esplode tutto il talento di Bernd Schuster, che alla fine di quell’Europe lascerà la squadra che l’ha lanciato, il Colonia, per andare al Barcellona dove rimarrà per otto anni, prima del discusso passaggio al Real Madrid. Eppoi Hansi Muller, che due anni dopo giocherà con l’Inter. L’Italia, se la vede con Belgio, Inghilterra e Spagna. E il calcioscommesse allunga sui destini degli azzurri la sua lunga ombra. La squadra di Bearzot è d’acciaio là dietro, con Zoff, Scirea,Cabrini, Gentile e Collovati ma, senza Rossi e Giordano, smarrisce la via della rete. L’unico gol in tre partite, è quello di Tardelli, decisivo contro gli inglesi. Poi, due pareggi. Fatale quello con il Belgio, che si arrocca là dietro nel match decisivo con l’Italia, resiste e chiude a pari punti con gli azzurri. Anche la differenza reti è la stessa (+1) e allora si va alla conta dei gol realizzati. La squadra di Thys ne ha segnati tre e va in finale, mentre l’Italia giocherà e perderà la finale del terzo posto ai rigori contro la Cecoslovacchia. L’Europeo lo vince la Germania Ovest con una doppietta ai belgi di chi non doveva esserci e diventa decisivo, Horst Hrubesch. Mentre la Germania festeggia, poco lontano dallo stadio Olimpico, i giudici stanno scrivendo i primi verdetti del Grande Scandalo che cambierà per sempre il pallone italiano.