Sua sorella Serena, 41 anni, si è ritirata dopo l’ultimo Us Open: o forse no, perché poi ha negato di aver appeso la racchetta al muro. Anche lei, Venus, 42 anni, sembrava aver dato l’addio ai campi da tempo, ma non è così. E’ stata infatti invitata a partecipare ai prossimi Australian Open e ha già aderito con entusiasmo. Eterne Williams, e inimitabili. Entrambe sono state numero 1 al mondo – con maggiore gloria per Serena, certo, nel corso di una carriera con 23 Slam vinti – e hanno aperto la strada a un tennis tanto muscolare quanto glamour. Un film le ha celebrate: “Una famiglia vincente – King Richard“, incentrato sulla figura di un padre esigentissimo, ed è un eufemismo, ma che ha avuto la soddisfazione di vedere le sue figlie issarsi sul tetto del mondo. Quella di inizio gennaio sarà la 22esima apparizione di Venus al Melbourne Park, dove ha fatto il suo debutto 25 anni fa e ha raggiunto la finale nel 2003 e nel 2017. Nella sua ultima apparizione, nel 2021, è stata eliminata al secondo turno. L’ex numero uno al mondo ha giocato raramente negli ultimi anni e nel ranking è scesa al n.1007. La maggiore delle sorelle ha vinto 49 titoli nella sua carriera, inclusi cinque Wimbledon e due Us Open. I campi da tennis sono teatro di grandi ritorni. Non sempre a lieto fine. Uno su tutti: quello di Bjorn Borg, che dopo il ritiro choc a 26 anni attese otto stagioni per rientrare. E fu un totale insuccesso. I grandissimi faticano a non tornare. Michael Jordan vinse tre anelli ai Bulls dopo aver provato nel baseball, Michael Schumacher ottenne invece un solo podio nei tre anni alla Mercedes dopo l’epopea in Ferrari. Il richiamo dell’adrenalina da gara è irresistibile, ma il tempo è un avversario che, ai rigori di una carriera, vince sempre.
Paolo Grilli