Giovedì 25 Aprile 2024

Esonerare Allegri costa meno dell’Euroflop

Uscire dalla Champions ora e nel 2023 significa perdere 120 milioni: cambiare allenatore ne costa 60. Ecco perchè Max non è blindato

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Lo stato di crisi in casa Juventus c’è e nessuno può più negarlo. Era dai tempi di Gigi Del Neri, stagione 2010-2011 per intenderci, che i bianconeri non venivano contestati così pesantemente dalla tifoseria come successo ieri sera all’Allianz Stadium di Torino dopo il ko per 2-1 in Champions contro il Benfica. Dopo quell’annata nera, la seconda consecutiva da settimo posto in campionato, la Juve voltò pagina aprendo un ciclo di 9 scudetti seguito dall’annata 2020-2021 con Pirlo in panchina, ma impreziosita comunque da altri due trofei (Coppa Italia e Supercoppa italiana). Dopo quella stagione, la società decise di cambiare tornando all’antico e richiamando Massimiliano Allegri, l’uomo dei 5 scudetti di fila e delle 2 finali di Champions. Risultato: primo anno senza titoli e ora squadra alla deriva in campionato e quasi eliminata in Champions. Allegri ha continuato a difendersi dicendo che la squadra sta crescendo e che alcuni elementi di rilievo sono fermi per infortunio. Innegabile questo secondo dato, ma di crescita a dir la verità finora se n’è vista molto poca. Anche con il Benfica, la Juventus ha giocato benino un quarto d’ora circa prima di essere surclassata dai rivali sia dal punto di vista del gioco sia sul piano morale. La tifoseria che l’altra sera ha contestato allo stadio è più o meno la stessa che sui social network e sui blog chiede ora con decisione la testa dell’allenatore livornese: arrivato tra sputi e insulti per via dei suoi trascorsi rossoneri, rischia di chiudere il suo rapporto con i bianconeri più o meno allo stesso modo. L’altra sera, dopo la gara di coppa, i giocatori ci hanno messo la faccia andando ad incassare sotto le curve le bordate di fischi e insulti per le opache prestazioni di questo primo mese di stagione, l’allenatore invece è scappato rapidamente verso gli spogliatoi e nel dopo gara ha anche dichiarato che dopo il 2-1 la partita era finita. Per la cronaca, dopo il gol di Neres mancavano ancora 35 minuti più recupero e sentire un tecnico che parla in quei termini ha scatenato ulteriormente l’ira della gente.

L’hastag #allegriout impazza su tutti i social media e c’è addirittura chi si augura la sconfitta domenica prossima a Monza nella speranza che questo spinga i vertici societari a chiudere definitivamente il rapporto. Dall’altra sera, poi, ha fatto il giro del web un video di fine gara in cui Angel Di Maria, incredulo, domanda ad Arkadiusz Milik: "Ma perché ti ha cambiato?". E Bonucci già dopo la gara contro la Salernitana c’era andato giù pesante col tecnico: "Squadra scarica mentalmente". Altro segno evidente di qualche primitiva crepa all’interno dello spogliatoio che va a braccetto con gli impietosi numeri registrati finora: 8 partite ufficiali da Ferragosto a oggi, di cui 5 in casa, appena 2 vittorie e soprattutto 2 sconfitte su 2 in Champions League. Andrea Agnelli sta riflettendo: cambiare Agnelli è una scelta da 60 milioni circa, perdere la Champions nel girone eliminatorio e restare fuori il prossimo anno costerebbe 120 milioni. Non è poi detto che il tecnico sia così blindato.