di Leo Turrini
Piccoli Ferrari crescono. Enzo Ferrari junior, bisnipote del Drake e nipote di Piero, che è il vicepresidente della azienda del Cavallino, lascia temporaneamente il ruolo che occupava a Maranello.
Il 34 enne erede seguiva il settore brand. Ora, per un periodo sabbatico, farà altre esperienze nei business di famiglia.
Enzo junior, figlio di Antonella Ferrari, in gioventù ha lavorato nell’ambiente del Motomondiale. In prospettiva, è destinato a ricevere in azienda il testimone dal nonno Piero.
A Monza. E adesso vengo alle dolenti note. La Rossa è uscita dal Gran Premio di Olanda con il morale basso. Non basta la presenza sul podio di Carletto Leclerc per salvare gli esiti di una trasferta compromessi anche dai pasticci commessi in area box ai danni di Carlitos Sainz.
A preoccupare, al di là degli episodi, è la sostanziale perdita di competitività della vettura. Non solo nei confronti della Red Bull, trasformatasi in un missile imprendibile dopo la pausa estiva. Il guaio è che anche la Mercedes, con Russell e con Hamilton, a Zandvoort era più veloce della Ferrari. Segue domanda da brivido: cosa accadrà nel week end di Monza?
I timori. Nonostante Mattia Binotto, sempre più nell’occhio del ciclone, abbia garantito il massimo impegno per non deludere i fans (in Brianza si annuncia il tutto esaurito), le aspettative sono sinceramente limitate.
Mi spiego. Anche quando la Ferrari era, nella prima metà della stagione, molto competitiva, comunque non era irresistibile sui lunghi rettilinei. Ora, il tracciato del Gran Premio d’Italia, tolte le chicanes, è tutto dritto…
La gomma. Di più. A Monza si prevede una gara su una sosta sola. Ciò implica presumibilmente il ricorso alla gomma più dura. Con la quale la macchina di Leclerc e Sainz ha un pessimo rapporto.