Giovedì 18 Aprile 2024

Fiorentina, effetto-Baggio: Vlahovic spaventa Firenze

L’attaccante non parte subito: la città non lo ama come il Divin Codino, ma teme un addio-beffa a parametro zero per la Juve

Vlahovic, 22 anni

Vlahovic, 22 anni

Firenze, 22 gennaio 2022 - Tutti vogliono Vlahovic, a cominciare dalla Juve, ma lui ha ancora un anno e mezzo di contratto con la Fiorentina e ha deciso di mantenere con ostinazione uno straordinario mutismo a proposito della sua volontà. Anche con il presidente Commisso, che in ogni modo ha provato a stabilire un canale di comunicazione con le buone e le cattive, spiattellando in pubblico la pazzesca proposta fatta al giocatore per un rinnovo quinquennale: cinquanta milioni lordi, mai successo nella storia del club. Un modo per mettere pressione al giovane attaccante e ai suoi procuratori (con entrambi, rapporti ai minimi termini), ma niente, Dusan resta in silenzio e risponde sempre con le solite quattro parole: "Io penso a giocare". E a segnare, esercizio che gli riesce benissimo da 14 mesi, da quando cioè Prandelli lo ha promosso titolare fisso della Fiorentina. Da allora Dusan non ha sbagliato un colpo, nell’anno solare 2021 ha eguagliato il primato di CR7 per i gol segnati in campionato (33) e in questa stagione è capocannoniere insieme a Immobile (ma la Fiorentina ha giocato una partita in meno rispetto alla Lazio). Stabilito il rancore che più volte la proprietà americana ha fatto filtrare per il centravanti serbo e i suoi manager – che si sono permessi di rifiutare un’offerta stratosferica – è difficile trovare una sintesi che rappresenti i sentimenti dei tifosi viola per Vlahovic, che secondo molti osservatori potrebbe aver trovato un’intesa con la Juventus. La rabbia per un addio già scritto non è paragonabile a quella che provocò la famosa rivolta per la cessione di Baggio alla Juve, nel 1990 – anche perchè quella di Dusan è per i tifosi viola una figura bivalente nell’ambito di un calcio senza radici e ostaggio dei procuratori: un ingrato da snobbare e un marziano da adorare. Dusan in campo è fantastico e ovviamente sta facendo il gioco di chi lo gestisce finanziariamente, che è ben consapevole di avere in mano il giovane centravanti più richiesto al mondo dopo Haaland. Orizzonti e commissioni dunque da sballo, soprattutto se il giocatore si avvicinerà allo svincolo del 2023.

Mancano pochi giorni alla fine del mercato di gennaio e lo scenario è in evoluzione, con alcuni punti femi. Vlahovic e i suoi agenti si metteranno a sedere solo per discutere proposte in arrivo da top club, di cui non fa parte l’Arsenal che ha avanzato alla Fiorentina una proposta di acquisto da 70 milioni di euro. Il grande timore della Fiorentina è che i manager di Vlahovic puntino a forzare la mano il prossimo giugno – a un anno dalla scadenza del contratto, la quotazione del giocatore si abbasserà – puntando come alternativa allo svincolo a costo zero.

E qui torniamo alla Juve, dalla quale ieri il direttore generale Barone intervistato dalla Rai ha dichiarato di "non aver ricevuto alcuna offerta: la storia di Vlahovic è diversa rispetto a quella di Baggio e più modestamente da Bernardeschi e Chiesa, che recentemente da viola sono diventati bianconeri, ma da tempo il sospetto condiviso è che i procuratori di Dusan abbiano avuto contatti molto fitti con il club bianconero.

Contro il quale il presidente Commisso non ha mancato di esprimere tutta la propria antipatia, se non disistima anche nel corso dell’ultima intervista concessa al Financial Times: la beffa di un passaggio del giocatore a costo zero ai bianconeri sarebbe dunque clamorosa, sia per i tifosi viola che per la proprietà americana.