Giovedì 18 Aprile 2024

E’ un Milan da ottavi, ora basta un punto

A Zagabria aveva perso il Chelsea: il Diavolo invece domina segnando con Gabbia, Leao, Giroud e un autogol. Col Salisburgo serve il pari

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di Ilaria Checchi

Doveva essere la notte del Mlan in Champions League e così è stata: un Diavolo in formato serie A ha zittito la bolgia del Maksimir battendo la Dinamo per 4-0, grazie alla prima gioia europea di Gabbia, all’acuto di Leao, al penalty di Giroud e all’autogol di Ljubicic. Una serata veramente perfetta. La vittoria dei Blues in casa del Salisburgo ha fatto sorridere i rossoneri, consci prima di scendere in campo del verdetto a loro favorevole: per strappare il pass degli ottavi, dunque, al Milan basterà un pari martedì prossimo a San Siro con gli austriaci.

Pioli ha fatto all-in e per affrontare i croati ha schierato un Milan a trazione chiaramente anteriore, con Rebic posizionato a destra a supportare Giroud, mentre a sinistra spazio a un Leao finalmente decisivo anche in ambito europeo: ancora una bocciatura per De Ketelaere che, dopo la delusione con il Monza, è apparso avulso dalla manovra, faticando a trovare la posizione giusta e venendo sostituito a inizio ripresa da Krunic.

"Ho scelto questi uomini per avere più compattezza offensiva" la spiegazione di Stefano Pioli, che in effetti ha visto il suo Milan costruire tanto nel primo tempo senza riuscire a concretizzare fino a cinque minuti dall’intervallo: è stato Rebic ad avere, e sprecare, le occasioni migliori per sbloccare il risultato, cosa che invece è riuscita a Matteo Gabbia, che al 40’ in tuffo ha deviato di testa la perfetta parabola pennellata da Tonali su calcio di punizione.

Primo gol in carriera in Champions per il centrale che poco prima aveva anche salvato i pali ospiti sul pallonetto di Moharrami.

Non è la prima volta che il tecnico, costretto a scelte obbligate, ha estratto il coniglio dal cilindro: l’ex Lucchese ha infatti preso il posto dello squalificato Tomori andando oltre il mero compito difensivo.

Nella ripresa il Diavolo ha chiuso definitivamente la contesa siglando il raddoppio al 50’ grazie a Leao che, dopo una cavalcata di quaranta metri palla al piede, favorito da un rimpallo ha battuto Livakovic: il terzo sigillo è stato messo da Giroud che dagli 11 metri (rigore conquistato da Tonali) ha glacialmente punito l’estremo difensore, beffato poco dopo dal suo stesso compagno di squadra Ljubicic per il poker finale.

Pobega, Messias, Ballo-Touré e Origi hanno fatto rifiatare Bennacer, Leao, Theo e Giroud e la cinquina sfiorata da Krunic e Rebic non ha cambiato la storia: gli ottavi sono a un passo. Il Milan può tornare a concentrarsi sul campionato col sorriso.