Giovedì 25 Aprile 2024

E se l’arbitro fosse Sinisa?

Italo Cucci

Qualcuno ha detto che questo Gran Finale è come un campionato autonomo. È vero. Le certezze si sono smarrite strada facendo. Con la presunta abilità profetica che esibiamo in ogni campo, finendo il più delle volte smentiti dall’unica entità superiore che teniamo di riserva, la Forza del Destino, abbiamo bruciato nell’ordine, con verdetti strampalati, prima l’Inter "che tanto può vincere anche senza Lukaku" , poi il Milan "cosí sereno e inarrestabile" fino a La Spezia; e ancora il Napoli di Marvelous Osimhen che adesso s’attacca a Mertens. Condannata già a Natale, abbiamo dovuto al contrario riesumare la Juventus che in realtà ancora oggi non è fuori gioco per il tricolore. Insomma, le abbiamo dette tutte e adesso - come dicevo! - siamo seduti sulle ginocchia di Giove ad aspettare eventi miracolosi.

Per farci vento nell’afa pensierosa ci siamo inventati anche il problema arbitrale: oddio, mancano fischietti all’altezza del Gran Finale. Come se prima ci fossero stati. Lasciamo perdere, il problema arbitrale non è di chi fischia sul campo ma di chi decide nella stanza degli errori ( o orrori, ci sta).

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