E mercoledì Pioli può "eliminare" la Signora

La partita più importante della stagione contro la Juve costretta a fare risultato per non finire a -13. Si riparte dal 4-2 di luglio

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Vincere contro il Benevento del grande ex Pippo Inzaghi, respingere l’assalto dell’Inter e mantenere la vetta della classifica in attesa del big match contro la Juventus di dopodomani. Il Milan ha rispettato gli obiettivi e, dopo aver battuto i fratelli Inzaghi nelle ultime due sfide, si prepara ora ad affrontare i campioni d’Italia in carica diretti da un altro ex, Andrea Pirlo. Pioli dovrà fare a meno di Tonali, squalificato, e degli infortunati Bennacer e Ibrahimovic; si lavora al recupero di Saelemaekers, che appare però molto difficile. Recuperati Castillejo e Kjaer, ci sarà il ritorno sulla fascia sinistra di Theo Hernandez, che ha saltato per squalifica la sfida di ieri sera di Benevento.

Il problema principale, ad oggi, appare la tenuta della diga centrale di centrocampo, perché Krunic non sembra offrire le giuste garanzie. Se è vero che la befana porta una grandissima classica della nostra Serie A, è altrettanto vero che gli assenti in casa rossonera saranno tanti. Ancora una volta, verrebbe da dire, visto che ormai il Diavolo convive con l’emergenza da diversi mesi.

Cosa, quest’ultima, che però non sembra aver scalfito la squadra rossonera, che anche dopodomani difenderà il primo posto dagli assalti di una squadra che, a conti fatti, si gioca una delle ultime residue possibilità di rientrare in corsa per lo Scudetto.

L’ultimo Milan-Juventus si disputò il 7 luglio, per via dell’emergenza covid, e vide inizialmente il doppio vantaggio bianconero, conseguito grazie alle reti di Rabiot e Ronaldo, venire poi ribaltato dalle successive marcature di Ibrahimovic, Kessie, Leao e Rebic, per un 4-2 finale che fu una sorta di vendetta per quella semifinale di Coppa Italia disputata meno di un mese prima e che vide i rossoneri senza Ibrahimovic (ancora una volta), Castillejo e Theo Hernandez, tutti squalificati (finì 0-0). Basta tornare indietro di una sola stagione per trovare la più recente vittoria juventina: nel 2018, infatti, furono Mandzukic e Cristiano Ronaldo a firmare lo 0-2 per i piemontesi.

L’ultimo pari, invece, è un po’ più datato: era il febbraio 2012 quando Nocerino e Matri siglarono un contestatissimo 1-1 (è la partita del celebre "gol fantasma" di Muntari, che secondo molti avrebbe potuto consegnare lo scudetto al Milan). Milan-Juventus è anche gara dei tanti, tantissimi doppi ex: da Ibrahimovic a Pirlo, da Bonucci e, più indietro, De Sciglio, Inzaghi, Davids, Altafini e così via. Il Milan, che ha già battuto in campionato Napoli e Inter (ritenute, assieme ai bianconeri, le squadre più forti della Serie A dal tecnico rossonero Stefano Pioli), proverà ora a replicare anche contro la Juventus.

Il Diavolo ha dimostrato di esserci per lo Scudetto, mettendo in campo voglia di riscatto e andando oltre le continue defezioni dei suoi migliori interpreti. Una nuova prova di forza contro i bianconeri di Pirlo, in un San Siro deserto dove non andrà in campo la super sfida tra Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo, potrebbe davvero lanciare i rossoneri e dare ancora maggiore convinzione nei propri mezzi. Aspettando il derby contro l’Inter del prossimo 21 febbraio, un vero e proprio match ball in chiave Scudetto.

Luca Talotta