Dzeko oltre quota 100, l’Inter risale in alto

L’anno scorso contro il Sassuolo entrò a gara iniziata e segnò due volte: quest’anno altri due gol decisivi. Ora il ritorno a Barcellona

Mattia Todisco

Edin Dzeko sembra avere un conto in sospeso con il Sassuolo. Un anno fa entrò al Mapei Stadium a partita in corso e fece sfracelli, un gol e un rigore procurato per il conclusivo 1-2. Ieri, nello stesso impianto, una rete per tempo per confezionare un risultato fotocopia in favore dell’Inter, dopo il momentaneo pari firmato da Frattesi. Fanno otto ai neroverdi in carriera, l’avversaria più colpita. In Serie A sono 101 mettendo insieme la Roma e i nerazzurri. "Dovevano essere 103 ma gli ultimi due me li avevano annullati per fuorigioco – dice l’attaccante a Dazn -. Il più bello? Tutti, ma magari facciamo che mi tengo l’ultimo. Inviterò la squadra a cena perché 100 gol non si fanno tutti i giorni". L’exploit permette ai nerazzurri di bissare il successo del martedì precedente in Champions e provare a recuperare il terreno perso in campionato. "Qualche settimana fa l’avremmo persa – aggiunge Dzeko -. Anche stavolta non abbiamo fatto una grande partita, ma diamo merito al Sassuolo perché qui non è facile vincere. Prima della partita ci eravamo detti che non bisogna vergognarsi se ci si mette dietro ad aspettare. A volte andavamo troppo avanti, invece conta vincere". Felice, ovviamente, anche Simone Inzaghi. Ha cambiato interpreti, per necessità e per scelta. Ha stoppato (chissà se definitivamente) l’alternanza tra i portieri confermando Onana, all’esordio in Serie A. Una volta ammonito Asllani ha lasciato il giovane centrocampista negli spogliatoi scegliendo Mkhitaryan e l’armeno ha ricambiato con l’assist per il gol decisivo. "Ho visto un’Inter che ha avuto tantissima voglia di vincere e quello ha superato la stanchezza fisica e mentale – commenta il tecnico -. Venivamo da un martedì molto intenso, trovavamo un avversario che ha fisico e tecnica. Ora dobbiamo proseguire. Sono due vittorie che fanno morale e classifica. È un momento delicato, importante, abbiamo poche rotazioni a centrocampo e attacco. Bisogna recuperare forze ed energie. Handanovic? È un valore aggiunto in campo e fuori. Solo così si va avanti. Anche gli altri che sono entrati oggi dalla panchina ci hanno dato una mano incredibile", aggiunge Inzaghi. Cambieranno gli uomini, mercoledì al Camp Nou contro il Barcellona. Potrebbe tornare Correa, forse anche Lukaku (si capirà nei prossimi giorni). È già una delle gare chiave della stagione.