Dybala e Ibrahimovic, quelle attese un po’ sospette

I rinnovi sembravano scontati dopo le rispettive super stagioni: ma la Juve non ritiene Paulo incedibile. E il Milan frena alle richieste di Mino. .

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Era accaduto anche un anno fa: Paulo Dybala sul mercato, pronto per lo sbarco in Premier League in un possibile scambio con Romelu Lukaku. Niente da fare, il belga ha scelto l’Inter e alla fine è andata bene ai nerazzurri come ai bianconeri, che si sono trovati in casa un rigenerato campione la cui assenza con il Lione (tolto uno scampolo durato il tempo di incappare in un nuovo infortunio muscolare) ha fatto forse la differenza tra la qualificazione e l’eliminazione ai quarti di Champions League. Oggi Dybala è di nuovo tra i possibili partenti, dopo un’annata a livelli da top player. Nessun dubbio tecnico, solo un bilancio che ha bisogno di respirare. Ha firmato cinque stagioni fa con la Juventus, dietro pagamento di 40 milioni totali al Palermo, il che significa che una sua cessione a prezzi decisamente maggiorati può garantire una forte plusvalenza.

Serve però capire chi può prendersi la "Joya", convincendo sia la Juve che l’argentino. Un anno dopo, il Manchester United sembra aver cambiato obiettivi. Il Borussia Dortmund ha tolto dal mercato Jadon Sancho, ma il britannico ha ancora un accordo di massima con i Red Devils e chissà che i discorsi non possano riprendere. Il Real Madrid ha la forza economica per acquistarlo, ma nell’era Covid non è semplice accollarsi un’operazione da un’ottantina di milioni per il solo cartellino. Lo stesso vale per il City, pur liberato dall’incubo dell’esclusione dalle coppe europee dopo l’ultima sentenza del Tas. I costi sono un ostacolo anche per il sogno Milinkovic-Savic che Giuseppe Marotta ha nel cassetto da tempo in chiave Inter. I nerazzurri vogliono rafforzarsi a centrocampo con un giocatore che sposti gli equilibri, il serbo fa parte della categoria, ma Lotito non si siede al tavolo per meno di 100 milioni di euro e sebbene Suning abbia fato intendere di voler assecondare le volontà di Antonio Conte sul mercato ci sono vincoli dati dal Fair Play Finanziario ai quali i cinesi non hanno intenzione di derogare. Qualcuno in mezzo arriverà, magari provando a cedere uno tra Gagliardini e Vecino, con la situazione di Borja Valero in stand-by (è in scadenza di contratto, potrebbe rinnovare).

Nainggolan tornerà alla base solo per transito, poi si cercherà una nuova destinazione, mentre per dare gioventù e talento al reparto si chiuderà nelle prossime settimane per Tonali con il Brescia. Con il Tottenham si sta parlando di Ndombelé, magari in uno scambio con Skriniar, anche se oggi l’opzione più probabile è che il reparto arretrato non venga toccato.

Dovrà invece essere sistemato quello del Milan, che nella stagione da poco archiviata ha vissuto di infortuni più o meno gravi. Romagnoli, Kjaer e Musacchio sono confermati, così come il giovane Gabbia. Pioli sarebbe contento di avere Milenkovic, che può agire in mezzo come a destra e che a Firenze ha mosso i primi passi a determinati livelli proprio con l’attuale tecnico del Milan. Chiaramente il mercato del Diavolo dipende molto dal prolungamento con Ibrahimovic. Da giorni si attende la firma che sembrava scontata, ma c’è da trovare l’intesa sull’ingaggio (l’agente Mino Raiola chiederebbe una parte fissa più alta rispetto ai 5 milioni offerti da Gazidis): la Puma, però, ha già scelto lui come testimonial per la nuova maglia rossonera. E c’è grande attesa anche per l’accordo con Donnarumma per un nuovo contratto, visto che quello in essere scade nel 2021.

Intanto il club rossonero ha perfezionato l’acquisto di Emil Roback, 17enne talento dell’Hammarby, club di Stoccolma di cui è comproprietario proprio Zlatan. Battuta la forte concorrenza dell’Arsenal. "Auguriamo buona fortuna a Emil – ha detto il direttore sportivo della società svedese, Jesper Jansson –. Siamo molto orgogliosi di aver fatto un trasferimento così importante per un giocatore cresciuto nelle nostre giovanili. L’offerta dei rossoneri è stata ottima e nonostante la concorrenza l’hanno spuntata loro".