Mercoledì 24 Aprile 2024

Dybala arrabbiato a 11.842 euro al minuto

L’argentino in guerra col club nonostante abbia giocato e inciso poco ultimamente. Ma la Juve dalla Superlega in poi non ne azzecca una

Migration

Paolo Franci

Guardi Arrivabene e poi guardi Paulo. Trasferiti in atmosfere disneyane, troppo facile assegnare i ruoli del cattivo e del buono, anche per fisionomia interpretativa, poichè Dybala la faccia da buono alla Peter Pan ce l’ha eccome. Solo quella però, perchè lo stipendio, storia nota, è da sovrano del pallone.

Dybala costa alla Juve, da cinque anni ormai, 13,5 milioni lordi a stagione che si traducono in circa 7,3 milioni netti. Quando firmò quel contratto che è divenuto ring rovente tra il giocatore e il club, Dybala era il secondo più pagato della Juve dopo Higuain, il cui stipendio era di 8 milioni netti. Poi però succede che arriva Ronaldo con i suoi 57,3 milioni lordi a stagione (31 netti) ed ecco che il banco non solo traballa, ma salta. Nel senso che nessuno ha osato paragonarsi al re del gol, però certo, tutti quei soldi qualche pensiero te lo insinuano in testa.

Più che altro però, a mettere carburante nelle pretese di Dybala e del suo agente, deve essere stato il contratto di De Ligt con 8 milioni netti a stagione - gli stessi che vorrebbe Dybala per rinnovare - resi più morbidi al lordo (10, 48 milioni) dagli sgravi previsti dal decreto crescita. Oppure i 7 milioni netti (9,17 lordi sempre per il decreto) elargiti a quel flop di Ramsey e a uno come Rabiot.

Ora però, ci siamo presi la briga di fare un calcolo per entrare nel Pianeta Dubbio della dirigenza juventina. E cioè, bersagliato da infortuni a raffica, Paulo ha giocato tra la scorsa stagione e quella in corso 2280 minuti in campionato, disseminati in 36 partite o spezzoni delle stesse, con 28 presenze da titolare e 11 gol. Basta un calcolo semplice per verificare che Paulo in questo periodo sia costato alla Juve 11.842 euro al minuto, considerando come è giusto che sia, lo stipendio lordo. Ora, vorrebbe arrivare a 8 milioni di stipendio netti (15,5 lordo, circa), il che vorrebbe dire - col minutaggio preso in considerazione - spendere 13596 euro al minuto. Vale la pena non avendo avuto garazie grantiche dal punto di vista fisico nelle ultime due stagioni? Conviene davvero tenerlo? Certo, a guardare al fiuto della dirigenza Juve nelle ultime stagioni, dentro e fuori dal campo, viene da pensare che lasciarlo andare sarebbe un errore.

Dagli strapagati Ramsey e Rabiot, a investimenti che fin qui non hanno pagato come quello di Kulusevski o il riacquisto di Kean (e ce ne sono altri...) ne ha fatti di errori la Juve. Per non parlare delle scelte disastrose (Pirlo) per la panchina, o sbilenche (Sarri). Fatti che riportano a un dopo Marotta perlomeno confuso. E infelice. Fuori dal campo, poi, ne sono successe di cose negative. L’affare Superlega, il caso Suarez,quello delle plusvalenze che potrebbe costare caro. Il tutto in una Juve che non sembra più la Juve.

JUVENTUS (4-4-2): Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Bernardeschi, Bentancur, Arthur, Rabiot; Dybala, Morata. All. Allegri.

SAMPDORIA (4-4-2): Falcone; Conti, Dragusin, Chabot, Murru; Candreva, Thorsby, Ekdal, Ciervo; Gabbiadini, Quagliarella. Allenatore: Tufano-Palombo.

Arbitro: Fourneau.