Mercoledì 24 Aprile 2024

Dupasquier, l’inchiesta verso l’archiviazione

La Procura sta indagando sulla morte ma non ci sono comportamenti anomali e non emergono responsabilità da parte dei piloti

Migration

Jason Dupasquier è tornato a casa. Con un nulla osta per le esequie, la salma del giovane pilota svizzero ha lasciato l’altra mattina Careggi, l’ospedale fiorentino dove è stato fatto ogni tentativo di salvarlo dopo il drammatico incidente di sabato scorso, durante le prove di Moto1 del Gran Premio del Mugello.

Il campioncino è arrivato al pronto soccorso in condizioni disperate ed è deceduto alcune ore dopo quello scontro nel corso delle prove pre-gara.

Per la morte di Dupasquier è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo, ma l’inchiesta si avvia verso l’archiviazione.

Il via libera alla restituzione alla famiglia della salma è arrivato dalla procura, che si era limitata ad effettuare una ricognizione esterna sul corpo del pilota. Agli esiti degli esami si sommano le immagini, acquisite dai carabinieri, registrate dall’impianto del circuito e dall’alto. I video confermano quanto è apparso chiaro sin da subito dalla diretta televisiva.

E cioè che alla curva Arrabbiata 2, una delle più impegnative a livello mondiale per la sua conformazione, il giovane pilota avrebbe perso l’equilibrio della moto finendo a terra e chi sopraggiungeva non avrebbe potuto nulla per evitarlo: così c’è stato l’incidente multiplo fra tre motociclisti. Nessun comportamento viene ritenuto anomalo, rispetto alla competizione che si stava disputando. E dunque non emerge nessuna responsabilità di altri piloti nel tragico investimento costato la vita di Jason.

Intanto ieri Johan Zarco in sella alla Ducati è stato il più veloce nelle seconde prove libere in vista del gran premio di Catalogna di Motogp che si correrà domani a Barcellona. Alle sue spalle con un ritardo di appena 21 millesimi, Franco Morbidelli sulla Yamaha, poi il leader della classifica iridata Fabio Quartararo, staccato di 166 millesimi. Ottimo quinto posto per Francesco Bagnaia. Davanti a lui il sudafricano Brad Binder. Fuori dalla top ten Marc Marquez, ancora più indietro Valentino Rossi, che ha chiuso con il 19mo tempo.

I fratelli Aleix e Pol Espargarò hanno dominato invece la prima sessione. Aleix in sella alla sua Aprilia ha fatto il miglior tempo sul giro in 1:40.378, seguito da Franco Morbidelli con la sua Yamaha Petronas a 24 millesimi, terzo Pol Espargarò sulla Honda a 373 millesimi. Il leader della classifica mondiale Fabio Quartararo è stato sesto, il campione del mondo in carica Joan Mir sulla Suzuki ha fatto l’ottavo tempo, mentre Marc Marquez è stato 13mo. Quanto agli altri italiani, Francesco Bagnaia è stato decimo, poi Danilo Petrucci 14mo, Valentino Rossi 15mo.

ste.bro.