Dubbi arbitrali? Chiedi all’avatar

Doriano Rabotti

Chissà se un avatar si può offendere. Nei due sensi, riflessivo e transitivo: se può prendersela, lui, o se può diventare bersaglio dei tifosi arrabbiati arbitri che notoriamente per gli arbitri usano termini ricercati, presi dal dizionario di Oxford. Viene da chiederselo ora che la Lega Pro ha annunciato un progetto in via di definizione, basato sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale. La Lega che gestisce la terza serie ha annunciato che un "team mirato sta addestrando quello che sarà il primo agente conversazionale in grado di interagire in merito alle regole del calcio, secondo i manuali arbitrali attualmente in vigore e periodicamente soggetti ad aggiornamenti".

Questo ’agente’ avrà la forma di un avatar, un simulacro computerizzato con sembianze umane, e sarà a disposizione dei tifosi e anche degli arbitri. Per dare risposte sul regolamento al passo con i tempi. Tecnicamente, se ne parlerà dal prossimo campionato, anche perché la serie C è quasi finita. Ma Pasquale Fedele della Blu Pantheon, la società che sta sviluppando l’esperto arbitrale virtuale, ha spiegato che durante un test con domande sul fallo da ultimo uomo l’assistente digitale ha risposto che "la definizione di fallo da ultimo uomo è stata superata da alcuni anni dai cosiddetti DOGSO e SPA, spiegando le differenze". Quando lo avranno finito di addestrare, saprà rispondere ad ogni quesito.

Sulle eventuali offese, però, non è dato sapere.