Dovizioso si ritira a fine stagione "Non sono competitivo, smetto"

Il pilota forlivese non riesce a incidere con la Yamaha e prepara un’Academy per il motocross

di Riccardo Galli

Dovi passa e chiude. E questa volta sarà per sempre. Niente nuove tentazioni, niente colpi di scena: chiuso questo Mondiale, Andrea Dovizioso saluterà la MotoGp. L’emozione di ritrovarsi in Yamaha (nel Team satellite WithU) e di ritentare un’avventura che con Ducati era finita nel 2020, non ha funzionato un granché. Niente risultati, tempi sempre distanti anni luce dal profumo del podio, margini di miglioramento impercettibili, dunque...

"Ormai è sicuro – è l’annuncio di Dovizioso –, non correrò in MotoGp l’anno prossimo. Non c’è ragione di farlo. Ho sempre detto che non sarei rimasto in categoria se non fossi stato competitivo, specie dopo venti anni di gare".

E il nocciolo è proprio questo: la mancanza di competitività. Dovi soffre perché nonostante l’impegno, il suo come quello del team che gli ha consegnato una M1, tutto è stato ed è maledettamente complicato, e l’ora della pensione, proprio come è stato lo scorso anno per Valentino, non conosce sconti.

"Ogni gara è molto difficile – sono le parole che il pilota consegna al profilo ufficiale della MotoGp per annunciare il ritiro –. Difficile perché parto indietro, il che complica ulteriormente le cose. Non essere competitivo non mi era mai capitato nel corso della mia carriera: è un qualcosa di nuovo e di diverso per me e che diventa realtà gara dopo gara".

Alla base di tutto questo comunque c’è anche la stagione ’fibrillante’ della Yamaha che da un lato è la moto favorita al titolo con Quartararo e dall’altra soffre e fa soffrire da matti un pilota come Morbidelli che proprio come Dovi ha evidenti problemi di feeling con la M1.

Dovizioso, insomma, saluta, ma nel suo futuro c’è già un progetto molto ambizioso e che in qualche modo ricorda le attività di Valentino. La passione per il motocross lo ha spinto a pensare, ideare e gettare le basi per una sorta di Academy di cross. Nascerà così un nuovo ranch?