Martedì 23 Aprile 2024

Doppio CR7, la Juve fa paura a -1 dalla vetta

Apre Kulusevski, chiude Morata: in mezzo due gol di Ronaldo. La Signora ritrova lo spirito di Barcellona e si scatena a Parma

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di Gianmarco Marchini

Indovinello: vola, ma non ha la slitta con le renne. Chi è? Troppo facile, dai: è Cristiano Ronaldo. La brutta notizia per gli altri è che questo Babbo Natale non veste di rosso, ma indossa il bianconero e i regali li fa tutto l’anno, ma soltanto alla Juventus. Raramente li concede all’avversario. Lo sa bene, Gollini, portiere dell’Atalanta che avrà appeso al proprio albero la foto di quel rigore neutralizzato al portoghese. Già, doveva farsi perdonare quell’errore, Cristianuccio. Un tiraccio costato due punti alla squadra di Andrea Pirlo costretta a reinventarsi inseguitrice, quando per nove lunghi anni ha vissuto la vita da fuggitiva, senza peraltro nemmeno il brividino del poter essere raggiunta. E, invece, quest’anno, vuoi un Milan-champagne, vuoi un’Inter sempre più alla Conte, la corsa si stava complicando.

Ecco perché lo snodo di Parma era fondamentale, per rivendicare una leadership e mettere pressioni alle milanesi. E così è stato: aggancio temporaneo ai nerazzurri e rossoneri avvicinati a -1. Doveva essere la partita della Juve: dopo tutti quei segni , andava messo un punto esclamativo. Il 4-0 del Tardini ha raggiunto lo scopo.

Doveva essere la partita di Cristiano Ronaldo, dopo una settimana tremenda, tra il rigore fallito, appunto, e il premio Fifa come migliore dell’anno vinto da Lewandowski. Avete presente l’espressione contrariata di CR7 durante la premiazione dell’altro? Se non l’avete vista, è semplice da immaginare: sguardo nero, fumo fuori dalle narici. Ronaldo non ama andare alle feste degli altri. Ecco perché al Tardini, dopo l’apertura di scena lasciata a Dejan Kulusevski e la chiusura a Morata- altri due che dovevano dare risposte -, la partita è diventata il teatro del rilancio per CR7. Più che un rilancio, un decollo. Impressionante quello del primo gol, con il Clark Kent portoghese che indossa il mantello e vola in cielo a incornare il 2-0. Come a Marassi la scorsa stagione. Cristiano sforna capolavori in serie, mica si limita ai pezzi unici. Il raddoppio è poi un colpo di bisturi col mancino: taglio perfetto sul palo lungo e tanti saluti. Al Parma, ma soprattutto a chi dava la Juventus per bollita.