Venerdì 19 Aprile 2024

Domenicali il dopo-Ecclestone in Formula 1

Ha vinto tutto con Schumi, ha raddoppiato le vendite in Lamborghini: ora i proprietari americani del Circus gli affidano il loro impero

di Leo Turrini

Al telefono con Stefano Domenicali, il manager italiano che nel 2021 assumerà il ruolo che fu di Bernie Ecclestone.

"In verità io sono felicemente il presidente e l’ad della Lamborghini – sospira il 55enne imolese –. Poi, la mia storia è nota, amo la Formula Uno, un mondo che nei lunghi anni trascorsi in Ferrari mi ha regalato enormi emozioni. Vedremo, al momento opportuno il mosaico si sistemerà... ".

Ho chiesto a Stefano se, in questi dolorosi mesi di tracollo... Rosso, qualcuno lo avesse cercato per offrirgli un ritorno a Maranello, in veste di presidente.

Risposta: "Mi hanno telefonato soltanto gli americani".

Peccato, aggiungo io.

La svolta. Liberty Media è il colosso Usa che ha rilevato il business dei Gran Premi dal venerando Bernie Ecclestone alla fine del 2016.

Gli americani hanno investito miliardi di dollari su una operazione che mirava e mira a rendere la F1 sempre più competitiva come brand a livello planetario.

Nonostante le enormi difficoltà generate dalla pandemia, Liberty Media ha salvato in questo tremendo 2020 il campionato mondiale di Hamilton e c., riuscendo a mettere insieme un campionato di diciassette tappe, quasi tutte su circuiti europei.

Ma ora viene il momento di cambiare passo e così gli investitori a stelle e strisce sono andati a bussare alla porta di Stefano Domenicali. Che prenderà il posto di Chasey Carey, l’uomo dai grandi baffi subentrato a Bernie Ecclestone nel gennaio del 2017, quando il Circo a quattro ruote passò di mano.

Carriera. Domenicali entrò in Ferrari da neo laureato all’alba degli anni Novanta. Ha fatto la gavetta in azienda, passando da responsabile della logistica a direttore sportivo, fino al ruolo di team principal. Con Montezemolo, Todt e Schumi ha vinto tutto ed è stato l’ultimo capo del reparto corse del Cavallino a conquistare un titolo mondiale, quello dei costruttori nel 2008.

Ha lasciato Maranello nel 2014. Diventato subito il numero uno della Lamborghini, ha raddoppiato le vendite della casa del Toro. Come consulente, ha continuato nel frattempo a collaborare con Jean Todt, dal 2009 presidente della federazione internazionale dell’automobilismo.

Il futuro. Nel nuovo ruolo, Domenicali dovrà confrontarsi con l’ex capo Todt, salvaguardando gli interessi delle scuderie iscritte al campionato. Curiosamente, suo stretto partner sarà Ross Brawn, ex dt della Ferrari di Schumi, oggi pezzo da novanta di Liberty Media.

Che dire? A volte ritornano.