Giovedì 25 Aprile 2024

Dobbiamo dire due volte grazie all’ItalMancio

Giuseppe

Tassi

La sua Italia ha un modulo collaudato, che va oltre gli interpreti e dentro il contesto ciascuno si sente una pedina importante, riserve comprese. Vedi alla voce El Shaarawy, che riappare da capitano e due volte goleador.

Ma il Ct timido e taciturno ha altre cose da insegnare , che non siano giocate o colpi di tacco. Ha parlato chiaro ai ministri per difendere la valenza dello sport con la sua funzione formativa e pure a tutti gli italiani che lottano contro la paura del virus: quella che vede galoppare i numeri del contagio e divora le piccole certezze del calcio. Mentre slitta il verdetto su Juve-Napoli e l’Inter annota nuovi casi di positività al Covid, il Mancio predica, ostinato, l”ottimismo della ragione.

Sa che credere a un progetto spesso premia, che un atto di fede può cambiare il destino, che la condivisione popolare di un sentimento può spostare le montagne. Ecco perché ammiro la serenità di Mancini, la sua forza d’anino in mezzo a questi mesi tempestosi. Lui, a dispetto di tutto vede la fine della burrasca. E chiede di lottare tutti insieme nel segno della speranza. Lo fa da una cattedra in vista e da un mondo provilegiato. Ma la sua lezione ci rende più ricchi. Come il suo calcio.