Djokovic, Roma per rinascere: e incorona già Alcaraz

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di Paolo Franci

7 novembre 2021. Nole Djokovic batte Medvedev a Parigi-Bercy. Qualcuno parla di vendetta per lo Slam sfumato all’ultimo respiro contro il ’Frecciarussa’ agli Us Open. Ma non può esserci vendetta se ti sfilano da sotto la racchetta il match che vale l’immortalità. Nole non poteva certo sapere che quella vittoria in rimonta sul cemento parigino sarebbe stata la sua ultima alzata di coppa. L’ultimo torneo vinto. Da lì, ne sarebbero successe di ogni. Il Covid, le polemiche, la bufera in Australia con il governo che gli nega la partecipazione agli Open. La riflessione e il ritorno senza vittorie. Esce nei quarti a Dubai contro Vesely. Davidovich Fokina lo fa fuori nei sedicesimi a Montecarlo. Perde in finale contro Rublev ai Serbia Open, casa sua. E a Madrid finisce fuori contro l’ultimo dominatore della racchetta, Carlitos Alcaraz. Dopo Belgrado, parlando di un malessere che aveva accusato anche a Montecarlo dirà: "Non c’entra nulla con il Covid, anche se ha colpito il mio metabolismo". A Roma, torna per riassaporare quella vittoria che manca da sei mesi, non una consuetudine. E dice: "Ogni settimana mi sento più vicino al mio livello. A Madrid ho giocato bene nonostante il ko con Alcaraz. Il giorno dopo mi sentivo bene ed è stata una risposta incoraggiante per Roma e poi Parigi. Penso di essere nella giusta direzione". Oggi affronterà il russo Karatsev, ma nel frattempo Nole incorona Alcaraz: "È speciale. Ha già battuto molti record da adolescente, vincendo due Master quest’anno e due 500. Finora è il miglior giocatore del mondo". E se lo dice lui, beh. Nel frattempo, a Roma, ecatombe di italiani: fuori Zeppieri, Sonego, Cobolli e la Cocciaretto e la Trevisan nel femminile. Un buon Fabio Fognini batte 6-4, 7-6(5) Dominik Thiem, sprofondato in classifica al n. 162 dopo l’infortunio al polso destro. Oggi l’esordio di Sinner con lo spagnolo Martinez: il vincente affronterà proprio Fognini.