Sabato 20 Aprile 2024

Diritti tv, tra i candidati c’è anche TivùSat

Il bando è in via di definizione, la piattaforma satellitare è in corsa per ospitare il canale della Lega calcio

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Il mondo dei diritti televisivi è in costante movimento, il quadro per il futuro è da decifrare, ma tra i protagonisti c’è la candidatura della piattaforma satellitare in chiaro Tivùsat, che potrebbe cambiare le carte a disposizione sul tavolo della Lega calcio.

Il cui ad Luigi De Siervo, a ragione, ha definito il prossimo bando dei diritti tv per il triennio 2024-2027 come "il più difficile della storia". Ci sono motivi precisi: c’è la Champions League, che presto avrà un format con 204 partite; c’è la Premier League sempre più onnivora e dominante; c’è la pirateria che provoca circa 300 milioni di perdita a stagione al calcio; il disinteresse delle Telco (e anche Tim si è già sfilata), un’immagine del calcio italiano che non gode di ottima salute, e l’assenza di un “paracadute” come quello pensato dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, ovvero la proroga per altri due anni dei contratti con Dazn e Sky in caso di offerte troppo basse.

L’obiettivo è pubblicare il bando per la primavera. L’assemblea di venerdì 24 febbraio in via Rosellini sarà dedicata alle opzioni disponibili: le partnership con importanti istituzioni finanziarie internazionali; la nascita di un canale della Lega calcio e il solito invito ad offrire rivolto ai player del mercato. "Non possiamo fare peggio del passato bando, sia in Italia e soprattutto all’estero", ha chiarito lo stesso De Siervo. Il “paracadute” Lotito rappresentava uno strumento negoziale. Fino alla stagione 2023-24 i diritti tv per l’Italia sono detenuti da Dazn e da Sky per un totale di 927,5 milioni di euro l’anno: 840 da Dazn-Tim e il resto da Sky Italia.

Ora la legge autorizza a vendere le immagini per cinque anni, e sono già arrivate sette manifestazioni d’interesse da parte di soggetti come JP Morgan, Goldman Sachs e Deutsche Bank. Alcuni colossi dello streaming, come Amazon Prime Video e Warner Bros Discovery potrebbero farsi avanti, Rai e Mediaset potrebbero staccare un assegno se ci fosse una partita in chiaro. Ma soprattutto una nuova piattaforma si è candidata per ospitare il campionato. Ed è in grado – cosa richiesta dall’Agcom – di garantire "la più ampia diffusione delle partite presso gli utenti", "il rispetto degli standard di regolarità del servizio e di qualità trasmissiva".

Si tratta di TivúSat, la piattaforma satellitare gratuita che può ospitare un’offerta a pagamento a detta del suo presidente, Alberto Sigismondi. "Noi col satellite raggiungiamo tutto il territorio italiano, con ottima qualità d’immagine, che arriva fino al 4K, e non creiamo nessun problema di spazio per gli editori", spiega Sigismondi. "Inoltre abbiamo già un solido pacchetto di utenti, con quasi cinque milioni di card attive. Se si dovessero creare le condizioni per trasmettere il Campionato nei prossimi anni, ospitando sulla nostra piattaforma il canale della Lega di Serie A, perché dire di no. Siamo pronti. E aggiungo che sarebbe un’ottima opportunità di crescita. Comunque vada il prossimo bando, e quindi anche se non dovesse nascere il canale della Lega di Serie A, tivùsat – conclude Sigismondi - rimane un perfetto veicolo sul satellite per i player che si dovessero aggiudicare i diritti tv delle partite e che vogliono raggiungere, anche col 4K, ogni angolo del Paese". Una candidatura per la Serie A, ma anche ad esempio per la Champions League.