Mercoledì 24 Aprile 2024

Berrettini: "Dico sì agli Us Open, ma senza rischi Covid"

Pronto a ripartire con riserva: "Situazione grave, non mi stuperei che li cancellino". Intanto si allena con Sinner: "Picchia duro".

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Matteo Berrettini, n.1 italiano (e n.8 del mondo) ha vissuto tutti i primi mesi del lockdown in Florida accanto alla sua ragazza Ajla Tomljanovic ("Meno male che c’era lei con me…la famiglia, gli amici mi sono mancati tantissimo"). Ora, da metà giugno si trova alla Tennis Academy di Patrick Mouratoglou (vicino Nizza), per partecipare con altri noti tennisti, Tsitsipas, Goffin, Lopez, Gasquet, a una strana competizione (l’Ultimate Tennis Show) articolata in più weekend, 50 match a tempo. Si concludono in un‘ora con strane regole che stravolgono il tennis tradizionale ma, chissà, magari piacciono ai giovanissimi.

Dal 10 marzo, quando si sarebbe dovuto giocare il Masters 1000 di Indian Wells, il vero tennis professionistico internazionale, ha tirato giù i bandoni, lasciando spazio solo a esibizioni nazionali in cui il distanziamento sociale (come nell’Adria Tour organizzato da Djokovic) non è stato sempre rispettato con conseguenze spiacevoli ed imbarazzanti per il n.1 del mondo, sua moglie, il coach Ivanisevic, Coric e altri. Sul resto della stagione del tennis c’è grande incertezza.

Matteo dal 23 agosto si dovrebbe giocare il Masters 1000 di Cincinnati…(ma a Flushing Meadow) e poi l’US Open (dal 31 agosto). Lo scorso anno hai fatto semifinale. Dovrai difendere tanti punti. Ci andrai a cuor leggero?

"Andrò, ma a cuor leggero in questo momento non si fa nulla. Qui veniamo testati 2 volte a settimana e in Francia la situazione non è grave come a New York e negli USA. Adesso la situazione negli USA è nettamente peggiore; ci sono stati casi positivi sia in NBA sia nel tennis stesso (Tiafoe; n.d.r.). L’idea è di andare, ma vedremo l’evolversi delle cose. Per tutti è importante capire cosa succederà nei vari tornei se un tennista verrà trovato positivo. Ci vorrà un parere scientifico".

Djokovic, da presidente dei tennisti ATP, era contrario a che vi rinchiudessero nel solo TWA hotel del JFK airport. Poi con la positività sua e di altri protagonisti dell’Adria Tour, le cose sembrano cambiate…Tu e il tuo coach Santopadre dove stareste?

"Dobbiamo cercare di adattarci, senza rischiare di fare casino – dice senza mezzi termini –. Se dovessi decidere di andare lo farei seguendo tutte le precauzioni del caso. Cercherei di avere contatti solo con il mio team e rispettare i protocolli. Tanta gente sarà in giro lo stesso anche se staremo in questa specie di “bolla” per 21 giorni. Ci saranno sempre almeno 500 persone (1000?) in giro per il torneo. Difficile che non ci scappi neppure un positivo. Però, senza nulla togliere alle persone ‘normali’, noi sportivi abbiamo una situazione particolare: se dobbiamo fare quarantena senza sintomi, i successivi tornei diventano un casino perché non puoi allenarti. Essere positivi non è brutto solo per il rischio della malattia, ma perché influenzerebbe tutta la programmazione".

Appena concluso l’US Open i giocatori dovrebbero precipitarsi in Europa per il Masters 1000 di Madrid (14 settembre) e subito dopo Roma (21 settembre). Ci fosse ancora una quarantena da rispettare sarebbe impossibile.

"Credo che ci siano tutte le intenzioni di far giocare l’US open, ma se venisse cancellato, non mi stupirei poi tanto".

In questi giorni avresti dovuto essere a Wimbledon. Un anno fa centrasti gli ottavi. Ripensi più a come ci arrivasti, o a come perdesti da Roger Federer …61 62 62 dopo che lo avevo profetizzato come un risultato impossibile per via del tuo gran servizio…Un pronostico azzeccato al contrario!

"Tutte e due. E con grande nostalgia. La partita con Roger mi rimarrà dentro, sia per il punteggio, che per aver giocato contro di lui sul centrale. Un’emozione forte. Colpa mia, mica tua… – scherza Matteo –. Non ho servito bene ed è successo. Ma a parte quello è stato incredibile anche il match prima con Schwartzman, quello con Baghdatis alla sua ultima partita e tanta attenzione. Sicuramente Wimbledon mi manca, mi mancano i tornei ‘normali’ e viaggiare".

Ti ho visto giocare con Tsitsipas, hai vinto i primi due short set, perso terzo e quarto… poi il “sudden set”, ma mi pare tu sia in gran forma, anche di rovescio. Sbaglio?

"No, sto giocando proprio bene, questo UTS è divertente. Sfidare top-ten aiuta, sono ai loro livelli. Mi sono allenato anche con Sinner. Gioca bene, devo stare attento quando giochiamo… mi devo impegnare: è giovane ma picchia duro. Sono pronto a ricominciare, nonostante il lungo stop".

Oggi “Berretto” va a Kitzbuhel, gioca domani, con Thiem e altri. Fino a sabato per chi arriva in fondo. E domenica torna a Nizza.

Ascolta tutta l’intervista, su www.Ubitennis.com