Dallo skate al surf: lo show degli esordienti

Gli sport al debutto regalano spettacolo e speranze. Ci si aspetta tanto dal karate, arrampicata e basket 3x3 le possibili sorprese

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di Alessandro Trebbi

C’è l’Olimpiade degli sport celebrati ogni giorno, quella delle specialità che tornano alla ribalta solo ogni 4 anni e poi c’è l’Olimpiade degli esordienti, degli sport che un riconoscimento a cinque cerchi non lo avevano mai avuto. Sono stati lo skateboard e il surf, ieri, a introdurre le nuove leve di Tokyo 2020, ballo delle debuttanti che comprende anche arrampicata e karate, con la reintroduzione di baseball e softball e allo spettacolo offerto dal basket 3X3, branca della pallacanestro indoor ma nei fatti vero e proprio sport a parte. I nuovi componenti della grande famiglia olimpica portano agli italiani molte speranze di medaglie, ecco quali.

Surf. In programma già da ieri, il surf ha offerto spettacolo alla Tsurigasaki Surfing Beach. L’Italia è rappresentata da Leonardo Fioravanti, giunto terzo nella prima batteria e costretto ai ripescaggi, superati brillantemente con il punteggio di 12.53. Il romano ha grande fiducia: "Spero di portare a casa una medaglia per il nostro paese" aveva dichiarato prima di esordire. Oggi alle 8:25 ora italiana la sfida a eliminazione diretta col peruviano Mesinas, anche se le competizioni in acqua sono a rischio per l’arrivo del tifone Nepartak.

Skateboard. La tavola con le ruote ha subito regalato una storia da raccontare. Il primo oro assegnato ieri nella specialità ‘street’ se lo è messo al collo l’idolo di casa Yuto Horigome, capace di arrivare davanti a tutti, soprattuto agli americani. All’Ariake Park, Horigome ha vinto la sua gara a soli dieci chilometri da dove è nato: figlio di un tassista nipponico, Horigome è stato messo sulla tavola proprio dal padre nonostante la pessima reputazione che questo sport ha avuto fino a ieri in Giappone, considerato passatempo per fannulloni e senza meta. "Non avrei mai pensato potesse arrivare così lontano" le parole di papà Ryota, che non ha potuto assistere al successo del figlio perché di turno con la sua vettura. E gli azzurri? Nella nottata italiana ha esordito Asia Lanzi, talento bolognese di soli 19 anni, mentre sperano di fare strada, in tutti i sensi, Ivan Federico e Alessandro Mazzara impegnati nel ‘park’ il 5 agosto.

Karate. Tra le esordienti, il karate è la disciplina da cui il team azzurro si aspetta di più: cinque i qualificati, con la punta di diamante di Luigi Busà, trentatreenne di Avola capitano della spedizione, due volte campione mondiale e cinque volte europeo, ininterrottamente sul podio iridato dal 2012 nella specialità kumite 75 kg. Un titolo mondiale lo ha vinto anche Angelo Crescenzo nei 67 kg kumite, Viviana Bottaro nel kata è bronzo mondiale 2018, anche Mattia Busato e Silvia Semeraro hanno familiarità coi podi europei e mondiali. Insomma, il karate si candida a un posto accanto alla scherma come forziere di medaglie azzurre: occhi puntati sul tatami il 5, 6 e 7 agosto allora.

Arrampicata sportiva. Anche la parete sbarca a Olimpia con una formula poco praticata nelle gare internazionali, quella della Combinata che unisce Lead (la scalata a gradi crescenti di difficoltà), Speed (gara di velocità in parete) e Boulder (gara in parete bassa). Ludovico Fossali, campione del mondo Speed nel 2019, e Laura Rogora, specialista della Lead, sono ambiziosi. Con loro Michael Piccolruaz. Il 3 e 4 agosto le qualificazioni maschili e femminili, 5 e 6 agosto le finali.

Softball. Un ritorno dopo l’esclusione dal 2012. Le azzurre capitanate da Erika Piancastelli si presentavano col lutto nel cuore per la tragica scomparsa causa Covid del ct Enrico Obletter, ma con grandi speranze. Le quattro sconfitte nelle prime quattro gare hanno però escluso ogni possibilità di medaglia.

Basket 3X3. L’Italia sta già dando spettacolo sul playground nel girone unico che qualificherà ai quarti. Due vittorie con Mongolia e Romania e due sconfitte con Francia e Cina tengono Rae Lin D’Alie e compagne in corsa per le medaglie: proprio l’americana naturalizzata è uno dei personaggi della spedizione azzurra, talento purissimo che ha studiato teologia e che ha monopolizzato l’attenzione alla cerimonia d’apertura.