Giovedì 18 Aprile 2024

Dalla Coppa agli stipendi, Conte volta pagina

La situazione societaria e l’1-2 di martedì mettono alla prova l’Inter: ma vincendo può scavalcare il Milan. Fiorentina: Ribery verso il ko

di Angelo Giorgetti

Ribery verso il ko e l’unica consolazione di Prandelli è che visto da Firenze non sembra un gran momento per l’Inter, gli impicci societari e i musi lunghi la rendono in teoria più abbordabile perché la stabilità è importante e l’impero Suning sembra meno impero, o almeno non abbastanza grande per decollare come Conte si aspettava: la lunga battaglia-scudetto con il Milan _ dopo la sconfitta contro la Juve nella prima seminfinale di coppa Italia _ riparte da Firenze, stasera, dove Prandelli timona una Fiorentina parzialmente vitaminizzata dalla vittoria contro il Crotone e dal pareggio ottenuto in 9 a Torino contro i granata. Ma è anche una Fiorentina che dovrà quasi sicuramente rinunciare a Ribery (in gol contro il Toro) per un problema muscolare che lo ha bloccato ieri pomeriggio in allenamento. Gli stimoli viola sono principalmente legati alla necessità di conquistare una salvezza anticipata e _ a livello personale per quanto riguarda Prandelli _ la fiducia definitiva di Commisso. Insieme alla salvezza, il più possibile tranquilla dopo le turbolenze che hanno agitato il gruppo viola fino allo sprofondo di Napoli (0-6) Prandelli dovrà conquistarsi anche la riconferma. E la partita di stasera sarà un’occasione per dimostrare che la Fiorentina non ha paura delle grandi squadre, come ha dimostrato contro la Juve e per una discreta porzione di partita anche in coppa Italia contro l’Inter. La assenze per i viola sono pesanti, perché oltre a Ribery (comunque convocato, stamani il provino decisivo anche se non c’è molto ottimismo) resteranno fuori gli squalificati Milenkovic e Castrovilli. Centrocampo dunque da ridisegnare con l’ingresso di Pulgar, mentre Eysseric potrebbe giocare più avanzato per sostenere Vlahovic. In alternativa spazio a Borja mezz’ala con Bonaventura trequartista, ma in quel caso non ci sarebbero altri centrocampisti in panchina.