Lunedì 22 Aprile 2024

Dai platani al verde, così Villa Borghese ritrova il suo splendore grazie allo sport

Gli alberi del Cardinale Scipione saranno recuperati grazie al concorso di Piazza di Siena

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Quando si comincia ad assaporare l’aria della primavera il pensiero degli appassionati dello sport equestre non può che andare a Piazza di Siena. Certo: lo Csio d’Italia che si svolge a Roma dentro quella meraviglia che è Villa Borghese, in calendario come sempre alla fine di maggio, per la precisione dal 27 al 30.

Quasi a voler rimarcare il significato di rinascita e di ripartenza, il primo atto della vita di Piazza di Siena 2021 (foto Simone FerraroConi) riguarda proprio un tema importantissimo legato al verde e all’ambiente di Villa Borghese. Inizia infatti oggi un importante e complesso intervento teso alla salvaguardia e alla cura di undici enormi e antichissimi platani, quegli alberi che danno il nome alla valle che separa Piazza di Siena dal museo Galleria Borghese messi a dimora all’inizio del Seicento dal cardinale Scipione Borghese.

La squadra di esperti e di professionisti di eccellenza (indicata da istituzioni internazionali che si occupano della conservazione e del restauro di antichi alberi e boschi), che opererà sotto la direzione dei botanici francesi Pascal Genoyer e Claire Atger, è stata ingaggiata dal comitato organizzatore dello Csio di Roma, dunque dalla Fise, dal Coni con Sport e Salute S.p.A. Ricorderete infatti che Roma Capitale ha concesso Piazza di Siena in adozione alla nostra federazione a partire dal 2018 e che proprio in virtù di tale provvedimento la Fise e il Coni hanno dato luogo a una serie di restauri che hanno reso l’area del concorso ancor più bella e affascinante, riportandola all’antico splendore. Spiega il presidente della Fise, Marco Di Paola: "Nel 2017 la Fise ha maturato una scelta strategica nell’organizzazione del concorso internazionale di Piazza di Siena: assumersi la responsabilità di lasciare Villa Borghese alla fine dell’evento sportivo in condizioni sempre migliori. La piazza è tornata allo splendore degli albori del concorso ippico e dunque metà degli anni Venti partendo dal rinnovato inerbimento dell’ovale che ripropone oggi un colpo d’occhio straordinario".

Umberto Martuscelli