Mercoledì 24 Aprile 2024

Da Torino alla Corsica, il calcio che trema

Effetto domino sul caso plusvalenze: indagano le procure di Bologna, Cagliari, Modena, Genova, Bergamo, Udine, Tivoli e Napoli

Da Torino alla Corsica, il calcio che trema

Da Torino alla Corsica, il calcio che trema

Prima Torino, poi Roma e Tivoli, ora Cagliari, Genova e Bologna. L’effetto domino del caso plusvalenze gonfiate in Serie A sembra travolgere gran parte delle società della massima serie calcistica. E il rischio, quanto mai plausibile, è quello che presto altre procure possano mettere mano ai documenti e alle segnalazioni, aprendo nuovi fascicoli di indagine. Un terremoto che si è propagato fino in Corsica, dove i magistrati hanno già aperto un’inchiesta proprio sul passaggio dei fratelli Matteo e Lisandru Tramoni dall’Ajaccio al Cagliari. Quella delle plusvalenze è pratica piuttosto diffusa nel mondo del calcio professionistico ed è proprio per questo che sotto i riflettori degli inquirenti rischiano di finire tantissime cessioni di giocatori da una squadra all’altra. Così come avvenuto per Roma e Lazio nei giorni scorsi, con l’iscrizione nel registro degli indagati di 16 dirigenti e la segnalazione di almeno 18 operazioni sospette. L’arrivo nelle procure dei documenti dell’inchiesta ‘madre’ di Torino - che ha portato la Juventus a 15 punti di penalizzazione - sta inevitabilmente portando i magistrati ad aprire fascicoli su fascicoli in merito alle cessioni ‘gonfiate’ dei calciatori.A Cagliari, che vogliono vederci chiaro sul passaggio di Alberto Cerri dalla Juventus al club sardo per una plusvalenza di 89 milioni a favore della società bianconera. A Genova sono in corso invece le indagini della Guardia di Finanza sui conti della Sampdoria degli ultimi tre anni. Nel fascicolo aperto in procura vengono segnalati i casi di Audero, Peeters e Mulè, tre giocatori finiti nel giro di cessioni e acquisti ‘sospettì tra blucerchiati e bianconeri. Compravendite del genere sono comunque all’ordine del giorno nel calciomercato, specie in Serie A. Quello che gli investigatori dovranno stabilire è se le cessioni abbiano in qualche modo seguito il valore di mercato o se, invece, siano state gonfiate per trarne benefici nei bilanci delle società, alcune delle quali sono anche quotate in Borsa. A valutare la possibilità di aprire un fascicolo c’è anche la magistratura di Udine che sta "facendo le dovute valutazioni nel massimo riserbo", come ha spiegato il procuratore Massimo Lia. In questo caso il focus è sull’operazione che ha portato il centrocampista Rolando Mandragora dalla Juventus all’Udinese con un diritto di riacquisto. In quello stesso affare si vuole chiarire la cessione del centrocampista friulano Mattia Compagnon alla Juventus Under 23. Procede, intanto, il lavoro dei pm di Roma e Tivoli che stanno indagando - per competenza - sul club giallorosso e sulla Lazio. Gli investigatori stanno passando al setaccio chat, messaggi e documenti presenti sui pc e sui telefonini sequestrati. Al vaglio, in particolare, una conversazione tra due dirigenti juventini sull’affare che ha portato Spinazzola alla Roma in cambio di Luca Pellegrini a Torino. La punta di un iceberg contro il quale rischia di schiantarsi l’intero transatlantico della Serie A.