Da Sinner a Travaglia: azzurro speranza a Parigi

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di Ubaldo Scanagatta

La giornata del Roland Garros finalmente risparmiata dalla pioggia parte con due botti. Il primo è scambiato per una bomba da Wawrinka e Koepfer in campo e dai 1000 spettatori ammessi al Roland Garros. Che paura! Era stato un aereo dell’aviazione francese che, alzatosi in volo per raggiungere un aereo civile che aveva perso contatto con i controllori di volo, ha superato il muro del suono. Il secondo botto verso mezzogiorno: Serena Williams annuncia il suo ritiro. Tendine di Achille. "Mi dava fastidio da New York, ma speravo di poter recuperare". Per la campionessa di 23 sfugge il sospirato Slam n.24 al decimo Major di fila. Uguaglierà mai il record di Margaret Court? Ha compiuto 39 anni. Gli acciacchi si susseguono, conciliare tennis e maternità diventerà sempre più dura. Poi il match dai contorni quasi drammatici e perso da Sara Errani con l’olandese Kiki Bertens n.5 del seeding. Sara non batteva una top-ten dal 2015 e questa volta ha avuto il matchpoint sul 6-5 nel terzo, ma lo ha perso 9-7. La Bertens da un’ora accusava crampi a una mano e a una coscia, si lamentava e fermava dopo ogni punto. Poi però correva come una lepre facendo imbestialire la Errani, già nervosa da quando, avanti 5-2 nel primo set, aveva iniziato a fare doppi falli: non riusciva ad effettuare un corretto lancio di palla. Lo sbagliava, due, tre, quattro e anche cinque volte, fino a che rimediava una prima ammonizione e poi una seconda per il mancato rispetto della regola dei 25 secondi massimi fra un punto e l’altro.

Per evitare la terza ammonizione e la perdita del punto, Sara dopo 3 o 4 lanci sbagliati, batteva dal sotto. Avrà perso la palla per aria una cinquantina di volte. Roba mai vista a livelli Slam. Eppure stava per vincere ugualmente. Negli scambi comandava lei. L’olandese l’ha però spuntata per 76 36 97, e poi si è buttata per terra in preda a crampi ancora più forti. Sara non l’ha aspettata. E’ uscita dal campo lanciando un gran “vaffa…” amplificato dai microfoni.

La giornata azzurra filava molto meglio dopo. Al femminile, colpo di Martina Trevisan (n.159 del ranking) che si concedeva il lusso di battere sempre al secondo turno il baby fenomeno Usa Coco Gauff (n.51) 46 62 75. Poi tutti i tennisti italiani tranne Giustino in mission impossible con Schwartzman, sono approdati al terzo turno, Sonego, Travaglia, Cecchinato e Sinner. Per Sonego, Travaglia e Sinner è la prima volta. Non accadeva dal 1958 che ne portassimo 4 al terzo turno. Sonego (n.46 Atp) ha annullato due setpoint al kazako Bublik (n.49) nel primo set e vinto in 3 (76 61 75). Stefano Travaglia (n.73) ha sconfitto il “giap” Nishikori (n.35) 64 26 76 46 62 (3h e 53m) e trova ora Nadal. Un Cecchinato ritrovato ha battuto l’argentino Londero 63 62 57 62, Sinner ha travolto il francese Bonzi 62 64 64. Oggi è poi il turno di Matteo Berrettini contro il sudafricano Harris.

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