Giovedì 18 Aprile 2024

Da Ibra a Hodgson, quelli che non mollano mai

Zlatan a 41 anni è la stella indispensabile per il Milan e la Svezia, il tecnico inglese a 75 si riprende la panchina del Crystal Palace

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di Paolo Grilli

Certi amori non finiscono. Roy Hodgson, 75 anni portati benissimo e cinquantotto dopo il suo esordio sfiorato, da giocatore, con gli ’Eagles’, riabbraccia il Crystal Palace – già allenato dal 2017 al 2021 – e con il suo aplomb avrà il compito di portarlo a una salvezza in Premier League che, al momento, tranquilla non pare proprio. Tanto che è stato giubilato Patrick Vieira dal ponte di comando della squadra.

Ma la passione dell’eterno ragazzo inglese, quella che non gli fa mollare la presa, è, in fondo, quella per il calcio. Uno sport che tutto macina, ma che un posto lo riserva sempre per quei saggi capaci di andare oltre le mode del momento. Sir Roy, tra Inghilterra, Italia (Inter), la Svezia degli esordi, gli Emirati Arabi (nazionale guidata a inizio millennio) e pure la Finlandia, ha insegnato a tutte le latitudini ed è immaginabile quanto la sua figura infonda sicurezza a chi, calcisticamente parlando, ambisca per prima cosa approdare in un porto sicuro: mettendo l’anagrafe da parte. E’ un dilemma che mai abbandonerà il mondo del pallone: meglio affidarsi a un guru incontestabile, o rischiare di sbandare con l’energia, pure ispirata, di un condottiero novello?

A Pescara il dubbio, però, nemmeno si è posto quando si è ripresentata la possibilità di un terzo insediamento in panchina per Zdenek Zeman. Anche lui 75 primavere, il boemo è una garanzia di emozione nell’universo ultracodificato del calcio. E questo conta, più che i trofei vinti – zero – o gli anni accumulati. Lui, poi, sa di poter vestire ancora magnificamente i panni del profeta. E nelle prime quattro partite in C con gl abruzzesi ha raccolto sette punti, riaccendendo le speranze di promozione. Quelle che lo accomunano a Claudio Ranieri, 71 anni, anch’egli alle prese con un eccitante ritorno al futuro a Cagliari. L’aveva allenato più di trenta anni fa e ora, in B, il tecnico vuole ripetere l’impresa del balzo nel massimo campionato. Una missione che nasce nel profondo del cuore, e che mette in secondo piano ingaggio e palmares. L’allenatore romano è quello che nel 2015-2016 ha confezionato il miracolo del Leicester campione in Premier. Avrebbe potuto riposare sugli allori godendosi una meritatissima pensione, ma nonno Claudio ha sentito di poter dare ancora molto al nostro movimento. E la sua figura fa da contraltare a tanti fuochi di paglia che ghermiscono le nostre panchine.

Edy Reja di anni ne ha 76, ma di smetterne, neanche a parlarne. Finite le tre stagioni alla guida della nazionale albanese, eccolo ad allenare il Gorica, in Slovenia. L’obiettivo è quello della salvezza, serve la sua mano ferma per riuscirci.

L’esperienza, questa sconosciuta nella realtà tritatutto dei social. Dalla panchina al campo: Ibra fa il record di bomber più longevo in serie A e la Svezia lo richiama per le qualificazioni agli Europei. "Smettere da campione d`Italia sarebbe stato troppo facile", dice Ibra dal ritiro con la nazionale. Come se poi fosse facile rifarsi il crociato a 41 anni e poi tornare lì, ancora al massimo livello. "Ma non voglio battere record perché sono vecchio – precisa Zlatan – voglio batterli perché sono Ibra, per quello che faccio sul campo".

Sir Stanley Matthews giocò con lo Stoke City fino ai 50 anni. Sembrava un record imbattibile, oggi però abbiamo Kazu Miura che a 56 milita nella seconda divisione portoghese. A chi gli chiede quale sia il suo segreto, il giapponese risponde candidamente: "Mi piace ancora giocare a calcio".