Giovedì 25 Aprile 2024

Da Dybala a Vlasic, il gol non parla italiano

A parte Immobile, le reti in serie A sono quasi sempre straniere: 122 su 163 finora. Ecco perché Mancini fatica a trovare attaccanti

di Paolo Franci

Il gol dice yes, sim, ja, oui, da. Sì, nel football globale all’italiana gli idiomi sotto porta sono tanti, un’enormità. E va bene che il gol non ha patria, ma insomma, è quando torna di moda la Nazionale che si fanno due conti e si scopre che, almeno nel pallone siamo stranieri in patria. Sotto porta, poi, non ne parliamo.

Cioè, le statistiche dicono che, ad esempio, ogni gol di Ciro Immobile ce ne sono tre di giocatori stranieri. E cioè il 74,8 delle reti realizzate in Serie A sono straniere. Dunque, su 163 reti totali segnate prima della sosta per la Nations League, 122 sono di giocatori stranieri e 41 italiani, ai quali si aggiungono i 7 autogol.

Si è lamentato, ancora una volta, il ct azzurro Roberto Mancini, sottolineando come la carenza di attaccanti non sia roba da poco. Anche l’ultima speranza tricolore, sulla quale il ct riponeva speranze assai spesse - Scamacca - è incappato in un avvio di stagione in Premier che definire poco brillante è generoso: sette partite senza gol e una sola rete realizzata, in Conference League. Delle difficoltà azzurre di Immobile, una mitraglia con la Lazio si è già detto tutto, mentre Belotti è una riserva in cerca di identità nella Roma.

Nella nostra serie A, sono tre le squadre che fin qui hanno segnato solo con giocatori d’oltreconfine: Milan, Bologna, Torino. Nel Milan comandano Giroud con 4 reti seguito da Leao con 3. Nel Bologna la scintilla è del capocannoniere Arnautovic (6). Per il Toro è Vlasic (3) l’uomo più caldo sottoporta. La Juve ha fin qui segnato un solo gol italiano con Bonucci, bilancio che probabilmente sarebbe cresciuto se, ad esempio, Chiesa fosse disponibile. Ma è anche vero che la crisi della Juve si attorciglia attorno alle difficoltà di Vlahovic che, comunque, ha fin qui segnato 4 gol. Così come nella Roma c’è un solo giocatore italiano ad aver segnato, alla corte di Mou: è Cristante, con Dybala che comanda la falange straniera a quota 3 reti. A Mourinho però, i gol esotici mancano eccome, in particolare quelli di Abraham a segno soltanto due volte in campionato.

Anche Lecce e Verona con Colombo e Lasagna hanno messo a segno una sola rete che parla italiano. Nell’Udinese che ha fatto gol con nove giocatori diversi - dà l’idea del tipo di calcio aggressivo e senza paura di Sottil - soltanto uno, Udogie, è nostro connazionale. Stesso bilancio per l’Inter a segno due volte con Barella e 7 stranieri. Due gol italiani anche per Atalanta (Toloi, Scalvini), Fiorentina (Mandragora, Bonaventura), Spezia (2 Bastoni), Samp (Caputo, Gabbiadini), Monza (Sensi, Colpani) che però ne ha segnati soltanto quattro. I tre gol italiani del Napoli sono di Politano e Raspadori. Sì ma qual è la squadra che ha issato più volte il tricolore davanti al portiere avversario? La Lazio, perchè segna sempre lui, Ciro Immobile. In realtà i giocatori italiani ad andare a segno sono stati solo due, Immobile e Zaccagni, però Ciro ne ha infilati cinque ’drogando’ un minimo questa graduatoria.

Salernitana, Cremonese, Empoli e Sassuolo sono le squadre che hanno mandato in porta il maggior numero di italiani (3), con il Sassuolo che ha realizzato l’80% delle sue reti - club dal gol più made in Italy di tutt - Frattesi (2), Pinamonti, Berardi e l’unico gol straniero siglato da Alvarez.