Da CR7 alla Shiffrin, l’anno che abbatte i record

Anche Lebron James e Djokovic a caccia di numeri mai visti finora: la riprova che lo sport va sempre più verso i grandi solisti

di Pino Di Blasio

Per il calendario cinese è l’anno del coniglio, per il mondo dello sport sarà l’anno della capra. Nel senso dell’acronimo GOAT, greatest of all time, i più grandi di tutti i tempi. Questione di giorni e quattro campioni in quattro sport diversi polverizzeranno record che resistono da decenni, saliranno sulla vetta delle classifiche per vittorie, gol e punti realizzati, entreranno nell’empireo delle divinità, nel Pantheon delle rispettive discipline.

Con record che resistevano, in un caso, da quasi un secolo, manderanno in soffitta l’idea di squadra, sacrificheranno il ’noi’ sull’altare dell’ego. E dalle fiamme del collettivo che arde spunterà l’individuo, il Campione, il SuperIo capace di prendersi gioco anche di Freud.

Dimenticatevi il celebre discorso di coach Al Pacino in ’Ogni maledetta domenica’: il folgorante epilogo "questo è essere una squadra, signori miei! Perciò o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football ragazzi! È tutto qui". Gli astri che brillano nello sport di oggi sono supernove egocentriche.

Prendiamo il primo Goat che potrebbe battere il record nel calcio di gol segnati, Cristiano Ronaldo. E’ argomento spinoso, ci sono troppe classifiche con risultati diversi. Ma la meno discussa è quella sui gol segnati nelle partite ufficiali nei campionati principali e nelle Nazionali maggiori. Niente amichevoli, squadre o nazionali giovanili. In base alla classifica Fifa di partite ufficiali, chi ha segnato più gol finora è Josef Bican, calciatore austriaco naturalizzato boemo degli anni Trenta e Quaranta, leggenda dello Slavia Praga, dell’Austria e della Cecoslovacchia, nazionale dove giocò dopo l’Anschluss nazista. La Fifa gli riconosce 820 gol segnati. Cristiano Ronaldo è a 819, 701 reti con le maglie di club e 118 con la nazionale portoghese. Visti i numeri, si comprende meglio la pantomima per il gol ai mondiali contro l’Uruguay, assegnato poi a Bruno Fernandes. Quel gesto ha scavato una crepa insanabile tra il campione e la sua squadra, il Portogallo. La crepa dentro cui è finito, per ora, il record. Che potrà battere con i primi due gol che segnerà nel campionato dell’Arabia. Guardandosi alle spalle da Messi che, dopo i mondiali, è arrivato a quota 794 gol, 98 dei quali con l’Argentina.

Dal calcio al basket, dove impera ancora il dogma di Michael Jordan: "Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati". Lebron James lo ha capito questi anni e lo sta capendo ancora di più adesso. Perché gioca solo per battere il record di punti segnati nelle regular seasons Nba, che appartiene dal 1989 a Kareem Abdul Jabbar, anche lui stella dei Los Angeles Lakers, fermo a 38.387 punti. LBJ è a 38.230, se mantiene il ritmo di 30 punti a partita, tra 5 o 6 partite potrebbe superare Jabbar. Peccato che la sua annata da record coincida con un’altra stagione pessima dei Lakers: fermi al 13° posto nella Western Conference, per ora fuori dai play off e anche da quell’entrata secondaria che sono i play in.

Sulle piste da sci si gareggia da soli, per questo Mikaela Shiffrin è meno criticabile di Ronaldo o James. La bella sciatrice statunitense ha vinto 85 gare di Coppa del Mondo, ha superato la connazionale Lindsey Vonn, fermatasi a 82 vittorie. Ed è a soli due trionfi da Ingemar Stenmark, che fino al 1989 ha vinto 46 slalom giganti e 40 speciali. Anche questo record potrebbe essere battuto a febbraio, Mikaela Shiffrin sarebbe la terza Goat del 2023. Ci potrebbe essere un quarto ’più grande di tutti i tempi’ , anche se solo a pari merito. Se Novak Djokovic vince gli Australian Open, conquista il 22esimo torneo del grande Slam in carriera e raggiunge Rafa Nadal. Sopra i due però ci sono Margaret Court, con 24 tornei slam, e Serena Williams, ritiratasi a quota 23.

Ce ne sono altri all’orizzonte? Prima va reso omaggio a Lewis

Hamilton, che in Formula 1, con 103 gran premi vinti e 7 titoli mondiali, ha polverizzato il record di Michael Schumacher, 91 trionfi.

Poi va ricordato il tentativo fallito di Valentino Rossi, fermatosi a 115 gran premi vinti in tutte le classi, mentre Giacomo Agostini è in vetta con 122. Marc Marquez è lontano, è a 85 vittorie e sembra a fine corsa. Nel golf Tiger Woods ha vinto 15 Major, Jack Nicklaus è irraggiungibile a quota 18. Infine nel baseball c’è Albert Pujols, soprannominato ’The Machine’ che con i Saint Louis Cardinals ha totalizzato 703 fuori campo in carriera. Il quarto di tutti i tempi, 11 in meno della leggenda Babe Ruth.