di Paolo Franci Si sprecano i paragoni per Giacomo ’Jack’ Raspadori: Kun Aguero, Schillaci, Pablito. Ok, però calma. Molta calma. E nel frattempo cerchiamo di entrare nella testa del Mancio, il ct che s’è lacerato e macerato nelle scelte, prendendo e lasciando. Lasciando e prendendo. Per portare il giovin talento del Sassuolo Mancini ha lasciato a casa Politano, tra i più brillanti nell’ultima amichevole con San Marino e in crescendo rossiniano nel Napoli già da qualche mese, anche se da riserva, questo va ricordato. Politano sembrava quasi sicuro del posto, a maggior ragione se l’Italia Under 21 avesse superato il turno e si fosse tenuta Jack, ovvio. E invece no. Così è partito un ballottaggio nel quale si dice sia entrato anche Bernardeschi. No, questo no, il Berna non ha rischiato. Perchè Raspadori e non Politano? A Mancini il ragazzo del Sassuolo piace da morire e lo ha seguito molto più di quel che s’è visto realmente. Gli piace il suo modo di giocare con e per la squadra e quell’attitudine a lavorare per gli inserimenti di esterni e centrocampisti. Caratteristiche per le quali non brillano certo Immobile e Belotti, giusto per fare qualche esempio. E sul fatto che Raspadori, che non ha giocato neanche un minuto in azzurro ’senior’, possa esordire durante l’Europeo ci si può giurare tranquillamente. Poi, c’è la scelta di Sensi. Il ct aveva detto: "Porto solo chi è al 100 per cento". Sensi non lo è - anche se il problema alla coscia destra è sparito - e viene da una stagione a tutta infermeria. Quindi, garanzie poche. Però è l’unico vero regista alla Jorginho, la sua alternativa naturale. Per questo il ct ha deciso di rischiare, anche se poi c’è la soluzione di scorta Locatelli. Poi, Mancini ha tenuto dentro Cristante e messo fuori Pessina ...
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