Giovedì 25 Aprile 2024

Curve oltre i 50 euro, stadi riaperti... male

E’ il prezzo del settore ospiti per Juve-Roma. Lazio-Inter ne costerà 40. Come tre mesi di abbonamento tv. E i tifosi protestano

di Paolo Franci

Come piccoli ma impotenti Robin Hood, i tifosi escono dal folto della loro passione per protestare, indignarsi e dare un senso ad un pacifico – per ora e speriamo bene – moto di ribellione per l’ultima ingiustizia del nostro calcio.

Il senso e la sintesi di questa protesta l’abbiamo letta nero su drappo bianco, uno striscione affisso l’altro ieri dai tifosi romanisti per la partita con la Juve a Torino. Dice così: "Juve-Roma: 57 euro più commissione, non meritate la nostra passione". Sì, 57 euro per il settore ospiti dello Stadium. Al quale ovviamente va aggiunto il costo della trasferta a Torino. E occhio, perchè non si parla mica di tribuna o distinti, no no. E’ uno spicchio di stadio ’very pop’, assolutamente popolare, definizione che fa a pugni con il costo. Il compressore che gonfia i prezzi dei biglietti, anche dei settori più ’poveri’, cioè le curve è sempre acceso soprattutto per i big match e perlomeno per mezza Serie A. Alla faccia di crisi, Covid, famiglie a spasso, lavoro che non c’è più e interi settori dell’economia in ginocchio.

Lazio-Inter? Lotito sì è tenuto più basso rispetto alla Juve. Però una curva a 40 euro è cara assai a prescindere, anche se poi per gli ex abbonati si scende a 35 euro. Contestualizziamo? Sì dai. Allora, il settore ospiti per Juve-Roma costa come tre mesi di abbonamento a Dazn, con tutta la serie A (e tutto il resto) in diretta. Se il parallelo è con Lazio-Inter arriviamo a due mesi di calcio in tv. Però è anche vero che Lotito ha messo a 20 euro le Curve in alcuni match non di cartello, come Lazio-Cagliari. E se il pallone non vi interessa, con i 57 euro di Juve-Roma vi abbonate a Netflix (visione su un solo schermo) per 7 mesi. Sette.

E ora spostiamoci al Meazza, perchè tra qualche giorno c’è la madre di tutte le sfide e cioè Inter-Juventus. E qui iniziamo a mettere i soldini nel salvadanaio perché l’offerta minima – per ora almeno – è di 46 euro per il secondo anello verde, offerta però riservata agli ex abbonati.

Non essendo il club di Urbano Cairo di gran pedigree, il Napoli ha deciso di vendere le curve del Maradona a 25 euro, pur tenendo conto che con il primo posto in classifica la lievitazione del biglietto poteva starci. E la Roma? Se aveva venduto le curve del match con la Fiorentina tra 20 e 30 euro è stato il primo club a riaprire la campagna abbonamenti per 17 partite – 15 di Serie A e due di Conference – con prezzi popolarissimi per le curve: 235 euro, che si traducono in meno di 14 euro a partita, che sia con l’Inter o con la Salernitana. Il Milan, dopo essersi scottato con la storia del caro Champions, domenica vende il terzo anello del Meazza col Verona a 14 euro. Il dato in ogni caso preoccupante riguarda la capienza. Nonostante sia stata al 50% fino a tre giorni fa, nessun club l’ha sfruttata al massimo. Il top con l’Inter che è arrivata a vendere l’87% di posti disponibili. Per il caro prezzi?

E la Champions? Anche qui la Juve è sul caro andante. Contro il Chelsea i prezzi oscillavano tra 52 e 210 euro, tra i più alti in tema di posti popolari. Più bassa l’Inter che per il super match con il Real Madrid aveva venduto le curve a 35 euro e le potroncine rosse centrali – roba da vip – a 350 euro. Dopo le proteste dei tifosi, il Milan ha abbattuto fino al 50% il prezzo della sfida col Cholo Simeone, con i settori pop a 35 euro e quelli vip a 425. Che invidia pensando ai tifosi del Liverpool, che spendono 9 sterline (10 euro) per vedere i Reds in Champions, mentre quelli del City ne sborsano 23. Esagera il Chelsea con i settori più popolari – si fa per dire – a 75 euro! Bayern, con le curve a 35 euro è in linea con i nostri club, mentre non si regola il Barcellona, che vende i settori più modesti del Camp Nou a 89.