Mercoledì 24 Aprile 2024

Curtoni: "Tre primati, questa è grande Italia"

"Io, Sofia e Marta in vetta alle Coppe di disciplina: serve costanza per vincere, ma siamo un gran bel gruppo e questi sono i risultati"

di Gianmario Bonzi

Profilo basso, testa alta. Elena Curtoni, classe 1991, pittrice valtellinese diventata esperta di vela per amore, a Genova, dipinge capolavori sulle piste da sci senza reclamare quella visibilità mediatica che forse meriterebbe, essendo uno dei quattro assi nella manica, assieme a Bassino, Brignone e Goggia in rigoroso ordine alfabetico, che dal 2015 (e con il contributo di Nadia Fanchini) hanno aperto un ciclo di trionfi forse irripetibile per l’Italia femminile dello sci alpino. Tre vittorie e dieci podi in Coppa del Mondo, l’attuale pettorale rosso di leader nella classifica di superG (dove fu seconda al termine della scorsa stagione, dietro Brignone), un 5° posto nella discesa olimpica di Pechino 2021, un 4° nella combinata iridata di Cortina 2021, risultati passati magari sotto ristretta osservanza, ma che testimoniano di come Elena abbia il colpo in canna anche nei grandi eventi, dove per altro si rivelò nel 2011 a Garmisch-Partenkirchen, sesta in superG ai Mondiali tedeschi, a 20 anni, dietro Goergl, Mancuso, Riesch, Gut e Fenninger e davanti a Lindsey Vonn. Presente sugli sci, possibilmente vincente, futuro nell’arte. Prima, ottava e seconda nel trittico di gare a St. Moritz, è in testa alla classifica di superG e quarta in quella di discesa.

Cosa l’ha soddisfatta delle sue prestazioni in Svizzera?

"Sicuramente la costanza trovata in tutti e tre i giorni, nonostante qualche linea di febbre. Da un po’ stavo sciando bene, fin dalla trasferta americana a Copper Mountain, e sono riuscita a mettere in campo quello che succedeva in allenamento. Di questo sono molto contenta".

C’è un momento che considera di svolta nella sua carriera?

"La mia è stata una crescita costante, credo. Ho iniziato subito ad andare abbastanza forte agli esordi in Coppa, quando il livello era molto alto, con Vonn, Riesch, Maze e via dicendo. Arrivata poi alla fase migliore mi sono fatta male proprio quando ero cresciuta quasi del tutto. Probabilmente avrei raccolto di più se non fosse accaduto, ma va bene lo stesso, ognuna ha il suo percorso, il mio è andato così, anche le esperienze negative ti portano poi a crescere in un determinato modo. C’è voluto un po’ per tornare al top, ma ce l’ho fatta. Non è mai scontato ritrovare il proprio livello quando ci si fa male e il mio oltretutto è stato un doppio infortunio, quindi ancora più difficile, credo".

Cosa serve per alzare la Coppa di superG?

"Ci vuole costanza per vincere qualsiasi Coppa nello sci. Ma non ci penso nel senso che vado avanti affrontando una gara alla volta. Certo, il mio livello attualmente è questo, buono, ma vediamo poi a fine stagione cosa arriverà. L’anno scorso ci sono andata molto vicina, quindi non credo sia un’impresa impossibile, ma nemmeno voglio crearmi troppe aspettative al riguardo. Sarebbe una cosa bellissima, però ogni gara è a sé e bisogna pensare solo alla prossima".

A proposito, per lei ora cosa c’è in programma?

"St. Anton e Cortina. Ho deciso di saltare anche i giganti di Kranjska Gora altrimenti trascorrerebbe troppo tempo senza mettere gli sci lunghi. Voglio concentrarmi ancora su quei due weekend a metà gennaio, fondamentali per avere buone sensazioni prima dei Mondiali francesi".

Tre pettorali rossi su quattro sono italiani, tra lei, Marta e Sofia.

"Sì, dovremmo farci una foto tutte assieme! E’ molto bella come cosa, esprime il nostro valore, fa vedere che siamo un gruppo forte e competitivo in tante discipline".

Come gestisce il suo tempo da quando si è sposata?

"Cerco di trovare il giusto equilibrio tra il sacrificio e la vita normale, chiaramente più si diventa grandi più è difficile, perché l’altra vita, oltre a quella da atleta, ti bussa un po’ alla porta. Però sono molto contenta di avere delle persone al mio fianco che mi capiscono e sanno qual è la mia priorità al momento. Mi ritaglio i momenti liberi per passarli con loro nel mondo migliore e vivere serena".

E la sua vena artistica?

"Per ora la pittura l’ho dovuta mettere un attimo da parte perché il tempo è poco, ho qualche progetto in mente per il futuro, idee che stanno nascendo. Vado avanti, un po’ più a rilento, ma comunque avanti".