Crisi Ferrari, la sterzata parte dal motore

La power unit recupera cavalli per avvicinare Honda e Mercedes. Ecco cosa cambierà anche per aerodinamica, sospensioni e telaio

Anatomia di un disastro. Meglio ancora: autopsia di un flop. Questo è stato il malinconico compito svolto dagli ingegneri della Ferrari quando hanno potuto riesaminare la vettura del 2020. Nella passata stagione, la SF1000 è salita appena tre volte sul podio. La peggior Rossa dal 1980.

Per ripartire, gli uomini e le donne del Cavallino hanno scalato una montagna a mani nude. Nel senso che le rigide regole fissate dalla federazione internazionale, figlie anche della pandemia, hanno pesantemente condizionato la nascita della SF21.

Ieri a Bahrain Leclerc ha espresso bene la filosofia del momento: "Mi basterebbe riuscire a lottare per risultati importanti, la nuova auto ha un bilanciamento migliore, vedremo come andranno le cose in pista". Sainz gli ha fatto eco: "Ho fatto tanti test al simulatore, non vedo l’ora di capire a che livello stiamo rispetto agli avversari".

IL MOTORE. Torniamo alla macchina. L’anno scorso era spinta (si fa per dire!) da una power unit spompata, per effetto degli accordi (segreti) tra Ferrari e Fia per sanare mai accertate irregolarità del propulsore 2019.

Durante l’inverno il motore della Rossa è stato completamente rifatto. È stata ripensata la componente ibrida. Gli interventi hanno sicuramente restituito potenza, la velocità di punta è aumentata. Si parla di un incremento tra i trenta e i quaranta cavalli.

Il guaio è che sono probabilmente troppo pochi. Un anno fa, la Ferrari ne concedeva ben più di quaranta a Mercedes e Honda...

LATO B. Le altre novità riguardano il retrotreno, area sulla quale lo staff di Mattia Binotto ha scelto di concentrare i pochi interventi ammessi dal congelamento delle norme.

La SF21 ha un posteriore più snello. È stato ridisegnato il cambio e sono diverse le sospensioni. La zona della trasmissione è stata ripensata per ottenere vantaggi aerodinamici. In generale, ali, fiancate, diffusori e scivoli sono stati modificati per migliorare i flussi. Secondo i dati elaborati, nella confugurazione precedente erano responsabili del 45% della perdita di prestazione. In totale dovrebbero essere migliorate con queste modifiche le prestazioni in curva e la scorrevolezza sui rettilinei. L’obiettivo è garantire a Leclerc e a Sainz una Rossa più stabile nelle curve.

I TEST. Per quanto si è potuto capire nelle prove precampionato (appena tre giorni), un piccolo passo avanti dovrebbe esserci. Nulla di straordinario, però. La SF21 non è parsa irresistibile sul giro secco. E non aveva un ritmo super sul passo gara.

Tra sabato e domenica, nel deserto del Bahrain, capiremo di più.