Giovedì 18 Aprile 2024

CR7 fa per tre: spazza Cagliari, rumors e Pelè

Tripletta nei primi 32’, Ronaldo risponde alle critiche post-Porto e stacca O’Rei nei gol all-time (770). "La mia storia alla Juve non è finita"

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di Gianmarco Marchini

"Per fortuna il calcio ha memoria", diceva Cristiano due giorni fa: ma, nel dubbio, lui l’ha rinfrescata a tutti. Testa, destro e sinistro. Tre gol in trentadue minuti a Cagliari, ultimo a capitolare dei 18 stadi in cui si è esibito il portoghese. Tre punti esclamativi e una domanda, mano all’orecchio e sguardo rivolto alla telecamera: "Non vi sento, cos’avevate da dire?". E’ il Ronaldo furioso che rivendica il suo posto nell’Olimpo, messo in discussione dopo la disfatta europea col Porto, la terza in tre anni di Juventus. Sembrava fosse tutta colpa sua, nonostante le sue cinque Champions vinte. Critica e tifosi - molti dei quali bianconeri - gli avevano già preparato la valigia per fare spazio al nuovo che avanza. Aspettate un attimo, dice lui: ed eccolo che in un colpo solo si riprende una poltrona e fa scomodare anche un certo signore chiamato Pelè. Le tre reti ai sardi, infatti, portano Ronaldo a quota 770 nella classifica marcatori all-time: una montagna (di gol) in cui la bandierina di O’Rei è stata spesso spostata per la difficoltà nel tenere la conta. Ma stavolta il timbro dell’ufficialità arriva dallo stesso re brasiliano. "Cristiano, che bel viaggio stai facendo! Ti ammiro molto. Congratulazioni per aver battuto il mio record di gol in gare ufficiali", è il passaggio dello scettro. Ora, lassù, restano solo Romario a 772 e Josef Bican a 805.

A 36 anni può puntare queste due grandi spedizioni: la vetta a 806 e il sesto Pallone d’Oro. Se Ronaldo proverà queste scalate ancora in maglia Juve, lo scopriremo nelle prossime settimane. Dalla Spagna continuano a scommettere forte su un suo clamoroso ritorno al Real. "Questa storia è ancora lontana dall’essere finita. Il futuro è domani e c’è ancora tanto da vincere con la Juventus e col Portogallo!", scriveva ieri Cristiano nel post-partita. Parole che si prestano a diverse interpretazioni. La Juve ha, teoricamente, ancora la Coppa Italia e, soprattutto lo scudetto, miraggio lontano dieci punti, tanto che lo stesso Pirlo, sempre molto ottimista sul tema, ieri ha definito la rimonta "un’impresa". Ma scavallata questa stagione, CR7 resta? "Senza dubbio" rispondeva Fabio Paratici ieri. Fu lui il pilota del grande atterraggio dell’extraterrestre a Torino: cos’altro dovrebbe dire? "Mi viene da sorridere, nella mia carriera mai avrei pensato di poter discutere di Cristiano, di un’operazione positiva o negativa - diceva il capo dell’area tecnica bianconera -. Sono cresciuto in un paesino della bassa Padana, Borgonovo Val Tidone e questi discorsi crescendo nei bar li sentivo allora riguardo Rivera, Mazzola, Baggio, Platini". Oggi fuori dai bar, nella fugacità di un caffè da asporto, si parlerà an che molto del calcione in faccia a Cragno che sarebbe potuto costare il rosso a CR7 dopo 13’. Sarebbe stata tutta un’altra storia.