Costa, un sogno nel nome del padre

Nella cattedrale del judo, che in Giappone è nato e che quel paese ha esportato nel mondo prima e più del sushi e dei prodotti elettronici, Carolina Costa (nella foto) cercherà gloria nel nome del padre. Suo padre e sua madre le hanno trasmesso dalla nascita l’amore per l’arte marziale, coltivato nella palestra di famiglia a Messina, che lei, ipovedente ha frequentato fin da piccola, diventando campionessa. Ora che il padre se n’è andato, Carolina vorrebbe onorarlo con una medaglia. Se ci riuscirà, avrà la gioia di aver realizzato il suo sogno nel luogo in cui concretizzarlo è assieme più facile e difficile. Più facile perché in Giappone tutto parla di judo, difficile perché tutti lo praticano e sono bravissimi, durissimi da battere. Ma a lei non fanno paura. "Non temo nessuno, semmai sono loro che devono temere me" . Per vincere, la judoka sicliana si concentrerà asoltando la colonna sonora di Mulan, film della Disney, colosso concorrente dei giapponesi che anche in quel campo sono maestri. Forza Carolina, il carattere non ti manca.

Piero Ceccatelli