Martedì 16 Aprile 2024

"Così ho portato Luciano a Napoli: resterà con noi"

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"Siamo partiti dal basso. Nel 1996 avevo immaginato di uscire cinema e calcio e nel 1999 mi presentai con un assegno di 125 miliardi e Ferlaino mi fece causa (ride, ndr)".

Questo l’intervento del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis a margine della consegna del premio Bearzot a Luciano Spalletti a Napoli. "Me ne ero anche dimenticato perché i miei figli si stavano laureando a Los Angeles. Poi nel 2004 ero a Capri per le vacanze e non sapevo che il Napoli fosse fallito. Vidi Gaucci che voleva comprare il club per 5 milioni. Appena ho saputo del fallimento, contro il parere di mia moglie e di mio figlio Luigi, che non voleva mi ‘incasinassi’, io andai avanti e gli dissi: figlio mio, cosa vuoi che sia il calcio rispetto al cinema che è così complesso. Così è partito quest’avventura bellissima partita 18 anni fa. Ricordo che da Los Angeles andavo in questi campetti del Sud a prendere sputi in testa e a chiudermi negli spogliatoi, pensai: pensa che passaggio di carriera... Alla fine mia moglie è diventata tifosa, si strappa i capelli quando gioca il Napoli".

Poi su Luciano Spalletti: “Sono felice per il premio vinto da Spalletti. La mia è stata una felice intuizione. Ho dovuto depistarlo. Gattuso in quel momento non si sentiva bene e andai a Milano al Bosco Verticale per incontrare Spalletti, che avevo sentito già prima che andasse alla Roma e disse di no. Venne ad aprirmi e gli dissi: “Luciano ho un grosso problema, se non si dovesse sentire bene Gattuso ho bisogno di te“. E lui: “No, a giugno vengo“. Alla fine gli strappai un sì anche per l’immediato se fosse servito. Nel frattempo per depistare tutti passai per Conceicao, per Allegri che venne per quattro volte a farmi lezione di calcio. Scudetto? Se le regole del calcio fossero diverse – conclcude ADL – forse lo scudetto lo avremmo portato a Napoli già altre volte. Spalletti resterà".