Mercoledì 24 Aprile 2024

Correa è dell’Inter, Real respinto per Mbappé

L’argentino forse già convocato contro il Verona. Il Psg rifiuta l’offerta di 160 milioni: ma si può trattare ancora. Ronaldo, chance City

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di Ilaria Checchi

L’attesa fumata bianca per Joaquin Correa è arrivata e l’Inter può considerare chiusa la ricerca di un nuovo attaccante: tra il Gallo Belotti e l’argentino l’ha spuntata dunque il giocatore della Lazio, giunto ieri a Milano dove si è già sottoposto alla prima tranche di visite mediche, presso l’Istituto Humanitas di Rozzano, per poter già essere a disposizione di Inzaghi in vista della trasferta di domani contro il Verona. Il club nerazzurro ha convinto Lotito ad accettare 5 milioni per il prestito, 25 di obbligo di riscatto più un milione di bonus in caso di qualificazione in Champions, per un’operazione da 31 milioni di euro complessivi: merito del lieto fine alla trattativa va al procuratore dell’argentino, Alessandro Lucci, e alla volontà del giocatore di lasciare la Capitale per indossare i colori nerazzurri rifiutando l’offerta dell’Everton.

Marotta e Ausilio sono ora impegnati a definire le ultime operazioni, soprattutto in uscita: è stato definito l’accordo con l’Empoli per Pinamonti e quello con il Brest per Agoumè, mentre Lazaro e Salcedo potrebbero accasarsi rispettivamente al Benfica (prestito biennale con obbligo di riscatto a 8,5 milioni) e al Genoa. Per quanto riguarda eventuali nuovi arrivi, invece, la rosa a disposizione di Inzaghi è completa e l’unico pezzo del mosaico mancante riguarda il futuro e le condizioni di Alexis Sanchez, su cui è vivo l’interesse del Fenerbahce: i tempi di recupero dal problema al gemello mediale vanno ancora chiariti e il club turco potrebbe offrire al cileno un contratto di due anni da 3 milioni a stagione. Se la proposta dovesse diventare concreta il club nerazzurro potrebbe fare un tentativo con Scamacca del Sassuolo con un prestito oneroso 3 milioni e diritto di riscatto a 27, altrimenti tutto resterebbe invariato, con Satriano che resterà ad Appiano Gentile.

In casa Juve continua invece a stare sotto i riflettori il futuro di Cristiano Ronaldo. Al momento il solo club che si è realmente interessato a CR7 è il Manchester City, provando a intavolare una trattativa con il suo procuratore Jorge Mendes, ma l’ipotesi che Ronaldo lasci Torino è parecchio complicata: la Juve è disposta a discutere di una cessione del giocatore solo a fronte di un corrispettivo di 30 milioni, una cifra che il City non prende in considerazione così come l’ingaggio dell’attaccante è considerato proibitivo. Ma il fatto che Harry Kane – grande obiettivo dei Citizens – abbia ieri ufficializzato la sua permanenza al Tottenham, mette la squadra di Manchester nella condizione di dare la caccia a un altro attaccante, magari dando in contropartita Gabriel Jesus, che piace alla Juve. Al Tottenham potrebbe finire McKennie, e se questi partisse allora la Signora tornerebbe a caccia di un "vecchio" pallino, Axel Witsel del Borussia Dortmund.

Il domino dei grandi attaccanti d’Europa ha ancora cinque giorni per scatenarsi, e ogni giorno si aggiungono elementi sempre più intriganti. Ai quali Ronaldo non è affatto estraneo.

In casa Psg, infatti, si infiamma il caso Mbappé: l’offerta del Real Madrid di 160 milioni è stata respinta e il presidente dei Blancos, Perez, è chiamato ad alzare la posta per il giocatore in scadenza di contratto a giugno 2022. A parlare del caso è stato il direttore sportivo Leonardo, con toni tutt’altro che morbidi: "Se Kylian vuole andarsene – ha detto il dirigente del Paris – bisogna trovare una soluzione che però vada bene anche a noi. La posizione del club è sempre stata di tenere Mbappé e rinnovargli il contratto ma se un giocatore vuole andarsene non lo tratteniamo. Ma se ne andrà alle nostre condizioni. Non chiudo la porta a nessuno ma non abbiamo ricevuto altre offerte".

Come dire: in realtà è ancora tutto possibile, basta volerlo.