Venerdì 19 Aprile 2024

Tokyo 2020, gli USA e non solo chiedono il rinvio. Ma Bach non molla

Scoppia il dibattito internazionale tra i comitati olimpici e il CIO sulle Olimpiadi di quest'estate, a rischio per il COVID-19. Il presidente: "Si distruggerebbe il sogno". Malagò: "Tutto può succedere"

Thomas Bach, presidente CIO (Ansa)

Thomas Bach, presidente CIO (Ansa)

Bologna, 21 marzo 2020 - Rinviare le Olimpiadi di Tokyo 2020 sarebbe la soluzione ideale in questo periodo di crisi sanitaria globale. Questo è il pensiero che serpeggia tra i rappresentanti di alcuni Paesi che dovranno prendere parte alla manifestazione, per il momento confermata, che si dovrebbe svolgere nel mese di luglio. Tra questi ci sono la federazione di atletica degli Stati Uniti e il comitato olimpico norvegese, i quali insistono con il Comitato Olimpico Internazionale per rinviare l'evento. Il comitato olimpico brasiliano ha preso posizione in maniera forte tramite una lettera aperta pubblicata sul proprio sito ufficiale, dichiarando che, a causa della pandemia del COVID-19 che sta paralizzando tante nazioni in tutto il mondo, sarebbe necessario annullare Tokyo 2020. L'impossibilità di allenarsi in maniera costante e ai più alti livelli competitivi possibili sta infatti mettendo in grande difficoltà gli atleti, coloro che saranno i veri protagonisti della manifestazione. Anche Kaori Yamaguchi, membra del comitato olimpico giapponese, concorda con l'ipotesi di rinviare le Olimpiadi al prossimo anno e denuncia la limitata libertà d'espressione che avrebbe in questo momento lo Joc, il comitato olimpico giapponese, all'interno del quale altri membri preferirebbero non far disputare la competizione. Negli USA, intanto, a sostenere l'opinione della federazione di atletica c'è la federnuoto, che ha preso posizione in maniera netta. Tim Hinchey, ceo di USA Swimming, ha dichiarato che gli atleti si trovano sotto grande stress e ansia a causa del diffondersi del coronavirus. Lo sport, al momento, non sarebbe dunque la preoccupazione principale delle loro giornate. In Italia ha commentato la situazione Giovanni Malagò, presidente del CONI che è stato intervistato da Radio Deejay durante la trasmissione Deejay Football Club: "Ho avuto modo di parlare con il presidente del CIO, Thomas Bach, e starà a loro darci tutte le risposte, insieme al governo giapponese e al ministro Abe. Le Olimpiadi non si possono ovviamente svolgere senza gli atleti e i giornalisti, ma anche senza TV e multinazionali che hanno investito tantissimi soldi per i diritti di trasmissione della manifestazione. Ad oggi nessuna ipotesi è comunque da escludere". Lo stesso Thomas Bach ha rilasciato alcune dichiarazioni alla radio tedesca SWR Sport: "Annullare le Olimpiadi di Tokyo 2020 significherebbe distruggere i sogni di 11.000 atleti e dei 206 comitati olimpici. Sarebbe la soluzione meno giusta da attuare, nonostante comprenda gli atleti. Per loro non è semplice allenarsi in queste condizioni, ma non si possono annullare le Olimpiadi come se fossero una partita di calcio del weekend."