Venerdì 19 Aprile 2024

Coronavirus. Ulivieri: "Se si torna in fabbrica, perché il calcio non deve partire?"

"Non dimentichiamoci che siamo dei privilegiati E che se possiamo essere d’esempio dobbiamo farlo"

Renzo Ulivieri, 79 anni, presidente dell’Associazione allenatori

Renzo Ulivieri, 79 anni, presidente dell’Associazione allenatori

Ulivieri , da presidente dell’Associazione Italiana Allenatori, che si fa? Il campionato ricomincia o no? "Le dico tranquillamente qual è la nostra posizione. E’ ovvio e giusto salvaguardare la sicurezza del mondo del calcio, rispettare i canoni che ci sono e ci dovranno essere per ripartire, ok? Detto questo...". Che cosa? "Noi diamo la nostra disponibilità a ricominciare. Siamo chiari: se oggi le autorità che gestiscono l’emergenza sanitaria o magari il Governo, ci dicessero che c’è bisogno del nostro lavoro, di riaccendere il mondo del calcio, anche per una questione psicologica o sociale... beh, è il nostro lavoro e quindi, lo ripeto, piena disponibilità a tornare a lavoro". Magari sarebbe giusto darsi un tempo massimo, non trova? "Dice se ripartire, a maggio o a giugno?". Esatto: una stagione spinta troppo in avanti non rovinerebbe anche l’inizio della prossima? "Ho un pensiero personale su questo. Leggo che, dopo Pasqua, potrebbe ripartire qualcosa... Dunque: se magari si faranno tornare in fabbrica alcune categorie di lavoratori, davvero il calcio non sarebbe in grado di ricominciare a muoversi? Io dico di sì. In sicurezza, ovvio, ma se qualcuno presto tornerà a lavorare, noi abbiamo l’obbligo di mandare un messaggio di disponibilità a fare lo stesso. Siamo una categoria privilegiata, è bene ricordarselo e dare l’esempio è un qualcosa che ci viene naturale". La sosta forzata come è vissuta dagli allenatori? "E’ tutto molto complicato, ma nessuno ha voluto perdere tempo. Si sono, ci siamo, inventati cose di ogni tipo per guidare i ragazzi e nel mio caso le ragazze del Pontedera, la squadra che alleno, in serie C". Tipo? "Il salotto di casa è diventato una palestra. La rampe delle scale un... attrezzo utilissimo. Indicazioni e tabelle lavoro inviate via mail o su Skype. Si è ovviamente sacrificato la parte tattica, quella di gruppo, ma sul piano muscolare ogni giocatore ha avuto accanto l’allenatore come nei giorni migliori". E le giornate di Ulivieri come sono? Noiose, iperattive... "Io leggo molto, faccio qualche telefonata in più rispetto al solito e poi ho la fortuna di avere un orto. Ho 12 olivi, mi sono messo a potarli e visto che non sono più giovanissimo, per sistemarne uno mi ci vuole una giornata, quindi...". Torniamo al campionato che un giorno è pronto a partire e il giorno dopo no: lei da che parte sta? "Io non ho dubbi e l’ho detto anche in altre occasioni. Spero davvero si possa finire la stagione, anche sforando giorni dei mesi che verranno. Anche giocando un giorno sì e uno no. Sì, cerchiamo di finirlo".