Giovedì 18 Aprile 2024

Cori razzisti, chiusa la curva Nord della Lazio

Il colpo di maglio è arrivato, puntuale, dal giudice sportivo Gerardo Mastrandrea. Chiusa la Curva Nord dello Stadio Olimpico a seguito dei cori razzisti intonati mercoledì sera dagli ultras della Lazio allo stadio Via del Mare di Lecce - durante la sfida dei giallorossi contro il club di Lotito - all’indirizzo di Banda e Umtiti, quest’ultimo poi scoppiato in lacrime alla fine della partita.

La decisione di chiudere la curva laziale è arrivata dopo la lettura del referto arbitrale e della relazione dei tre 007 federali ’schierati’ come da prassi dalla procura del pallone a bordo campo. Mastrandrea nel dispositivo dei provvedimenti disciplinari per il turno di Serie A, scrive che la decisione di chiudere la ’Nord’ laziale è arrivata dopo aver "letto il referto arbitrale e la relazione dei collaboratori della Procura federale nella quale, tra l’altro, si riferisce che durante l’intera gara i sostenitori della società Lazio, assiepati nel settore ‘ospiti distinti sud-est’, si rendevano responsabili nella quasi totalità (circa 1.000 dei 1.072 occupanti), di ripetuti cori espressione di discriminazione razziale nei confronti dei calciatori del Lecce Banda ed Umtiti". Quindi, secondo quanto riferito dagli uomini della procura, la quasi totalità dei tifosi laziali avrebbe indirizzato quei cori odiosi verso i due giocatori del Lecce.

Poi, prosegue nel dispositivo il giudice sportivo: "Considerato che i cori venivano percepiti da tutti e tre i collaboratori della procura, opportunamente posizionati anche in parti diverse dell’impianto distanti dal settore e considerato che tali comportamenti sono attribuibili alla tifoseria della Lazio che nelle gare casalinghe occupa il settore denominato ‘Curva Nord’ dello Stadio Olimpico di Roma" e cioè gli ultras della Lazio, "in ragione della gravità - prosegue Mastrandrea - , della dimensione e della percezione reale del fenomeno, tale anche da costringere il direttore di gara ad interrompere il gioco per permettere l’effettuazione, da parte dello speaker, del messaggio previsto in caso di cori di discriminazione razziale, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare a norma dell’articolo 28, numero 4 (‘Comportamenti discriminatori’), del Codice di giustizia sportiva". Da qui, seguendo il ’tariffario’ del codice, la sanzione della partita da disputare con il settore indicato "privo di spettatori".

Subito dopo l’accaduto, Umtiti e Banda avevano incassato la solidarietà del numero uno della Fifa, Gianni Infantino: "Solidarietà a Samuel Umtiti e Lameck Banda, gridiamolo forte e chiaro: No al razzismo! Possa la stragrande maggioranza dei fan, che sono brave persone, alzarsi in piedi per far tacere tutti i razzisti una volta per tutte!", ha tuonato il presidente della Fifa.

Al termine di Lecce-Lazio, molto toccante la scena di Samuel Umtiti, travolto dalla tensione per l’accaduto e certamente commosso per la reazione affettuosa dei tifosi del Lecce. Nel 2023, vedere un calciatore uscire dal campo in lacrime per i cori razzisti, è davvero una cosa ignobili, infame, inaccettabile.

p. f.