Coppa in notturna a Madonna di Campiglio Vinatzer e Razzoli le "stelle" dell’Italia

Domani si chiude il trittico italiano con lo slalom speciale: attenzione al sorprendente Kastluneger

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Dopo Val Gardena e Alta Badia, la lunga trasferta italiana tra le Dolomiti della coppa del mondo di sci alpino si chiuderà domani a Madonna di Campiglio con il classico slalom speciale notturno (ore 17,45 e 20,45) lungo l’impegnativo Canalone Miramonti che precipita nel centro del paese trentino. Sarà il secondo slalom stagionale con l’Italia che quasi certamente rivedrà in pista il suo giovane talento Alex Vinatzer ed il veterano di grande esperienza Giuliano Razzoli. Vinatzer sta reagendo molto ben alla fisioterapia a cui si sta sottoponendo dopo la leggera lesione al menisco del ginocchio riportata in Alta Badia. È così data per praticamente certa la sua presenza sul canalone Miramonti ("la pista che più mi piace") dove del resto nel 2020 conquistò uno dei due suoi podi in coppa. L’azzurro nel primo speciale stagionale, in val d’Isere, aveva inforcato - il suo errore più frequente - e punta ora ad un riscatto sulla pista amica. A Campiglio ci sarà anche il veterano Razzoli (nella foto) che per curare un forte mal di schiena aveva disertato Val d’Isere. È proprio in Trentino che nelle ultime stagioni l’emiliano aveva stupito tutti facend gare accorte ma veloci lungo il canalone Miramonti mettendosi in evidenza e finendo a ridosso ai migliori. C’è naturalmente da tenere d’occhio anche Stefano Gross che non è sinora apparso al top della forma ma è trentino e dunque gioca in casa. È poi suo il terzo posto conquistato a Campiglio nel 2016 dall’Italia dopo un digiuno durato più di due lustri. Ma l’attenzione maggiore è probabilmente per Tobias Kastluneger, un altoatesino di 23 anni con grandissimo talento, come ha dimostrato in val d’Isere dove con l’altissimo pettorale 67 è arrivato addirittura decimo e miglior azzurro. Gli slalomisti italiani dovranno vedersela con tantissimi rivali eccellenti, norvegesi in testa. Il più temuto è Lucas Braathen con la sua forma strepitosa, vincitore in Francia e nel primo gigante di Alta Badia. Ma ovviamente temutissimo è anche il suo connazionale Henrik Kristoffersen che a Campiglio ha già vinto.