Giovedì 18 Aprile 2024

Conte prepara una semifinale per Zhang

Stasera con il Bayer in palio un traguardo importantissimo: aspettando il faccia a faccia con il presidente ancora bloccato in Cina.

di Mattia Todisco

Un nuovo step, come ama chiamarli Antonio Conte. Da ieri l’Inter è nella "bolla" di Dusseldorf, scelta dall’Uefa per raccogliere le partecipanti dell’Europa League. Ne uscirà in tempi brevi solo se non riuscirà ad arrivare in fondo, altrimenti dovrà restarci (sportivamente felice di poterlo fare) fino alla finale del 21 agosto. Proprio una tedesca sarà avversaria stasera nei quarti in gara unica. È il Bayer Leverkusen della stella Havertz e del direttore sportivo Voeller, già visto quest’anno in Champions contro la Juve con due sconfitte e zero gol all’arrivo. Ha il favore del pronostico, la squadra nerazzurra. I valori tecnici sono differenti, anche se Conte prova a togliersi di dosso l’etichetta. "Non ci sono favoriti quando arrivi ai quarti – le parole i del tecnico - Farà la differenza la compattezza e il voler fare la partita che abbiamo preparato, anche se spesso le gare vengono decise dagli episodi". Se c’è un fattore su cui il Leverkusen, privo dello squalificato Aranguiz, potrà puntare è il tempo diverso avuto dai due staff tecnici per avvicinarsi all’evento. La Bundesliga è finita il 27 giugno, la Serie A il 2 agosto. Il Bayer ha affrontato il ritorno degli ottavi di finale contro i Glasgow Rangers partendo dal 3-0 dell’andata in Scozia, mentre i nerazzurri avevano una sfida in gara secca contro l’agguerrito Getafe. Unico vantaggio in termini di calendario, la squadra di Conte ha giocato 24 ore prima. Non ci sarà ancora Steven Zhang tra i presenti alla Dusseldorf Arena stasera alle 21. Il presidente è bloccato in Cina da mesi, sta provando a tornare in Europa non solo per esserci in questo scorcio finale di stagione al fianco della squadra, ma anche perché in programma c’è un faccia a faccia con Conte già stabilito dopo la sfuriata del tecnico. Verrà rimandato ulteriormente solo se la partita di stasera andrà bene. È solo uno degli aspetti, nemmeno il più importante, per il quale all’Inter serve andare fino in fondo. Si potrebbe preparare in maniera più approfondita l’incontro ai vertici, ma soprattutto c’è un trofeo in palio, un trionfo che manca dal 2011 (la Coppa Italia vinta da Leonardo) e offre la possibilità di entrare nella prima fascia per i sorteggi di Champions, di partecipare alla Supercoppa Europea nonché al nuovo Mondiale per Club voluto da Infantino. Se gli equilibri al tavolo del confronto che verrà (argomento evitato accuratamente dal tecnico alla vigilia) potrebbero subire delle variazioni con la conquista o meno del torneo in corso, quelli in campo sono stati trovati. Potrebbe esserci un cambio, massimo due, rispetto al Getafe. Al momento non sembrano prevedere l’impiego di Eriksen dall’inizio.